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IL GRIDO D'ALLARME DI GIAMPAOLO: "in difesa siamo rimasti in 2. Ci serve una prova super per fare punti"

Le parole del tecnico del Lecce a poche ore da questa dura trasferta al "Sinigaglia" di Como

LECCE - A poche ore da questo Como-Lecce di oggi alle 18.30 ha parlato ai giornalisti il tecnico giallorosso Marco Giampaolo.

Ecco i contenuti della sua lunga conferenza stampa, qui in questa ampia sintesi scritta, sotto nella versione video integrale, con tutti i temi.

L'avversario - “Sono tra le poche squadre che giocano un calcio vero, con idee chiare, con grande abilità di palleggio e tecniche. Tutti gli elementi del Como sanno giocare a calcio, è una squadra che può mettere in difficoltà chiunque e che alla lunga centrerà davvero poco con la lotta salvezza. A noi serve una partita super per fare dei punti”.

Emergenza - “Dobbiamo raschiare il fondo del barile, c'è pochi discorsi da fare. Questa squadra è partita con Guilbert, Pelmard, Baschirotto, Gaspar, Jean, Gallo, Bonifazi. Ora ha soltanto 2 giocatori che stanno bene, c'è chi è squalificato, chi non sta bene, chi rientra solo in questa gara, chi è fuori perché è coglione. Qualcuno dovrà fare sacrifici a Como, con la speranza che non ci accada nulla di particolare a gara in corso. Confido nel nostro spirito rognoso, non cerchiamo alibi: il Lecce è rognoso e deve giocare per vivere o morire, sportivamente parlando, mettendo nella gara le sue caratteristiche”.

La maglia di Berisha - “C'è Pierret, c'è Ramadani, Kaba. Farò una scelta in base a tutte le nostre caratteristiche di partenza”.

Scontri diretti in vista - “E' il mese degli scontri diretti, una fase cruciale del nostro cammino, che potrà determinare qualcosa sul futuro. Abbiamo troppe partite importanti, pesantissime, che possono spostare l'equilibrio. Le abbiamo una dietro l'altra con in mezzo l'Inter, affrontiamole col nostro spirito”.

Situazione Marchwinski - “E' un ragazzo che si allena bene, educato e rispettoso. Per come giochiamo noi adesso o fa la mezz'ala o l'esterno, ma non mi sembra sia il suo ruolo. Probabilmente è un trequartista, un ‘sotto punta’ che in questo momento è penalizzato dalle scelte. Gli ho parlato e gli ho detto che aspetto di essere smentito, ma che non l'ho certo bocciato. Quando ti alleni durante la settimana con 20 giocatori capita che quando c'è un sovrannumero in un ruolo c'è chi è indietro nelle scelte. Deve avere pazienza”.

I complimenti di Calhanoglu in settimana - “Calhanoglu ringrazia per averlo spostato centrocampista offensivo? Lo ringrazio, gli ho sempre detto che era uno forte. Sono le caratteristiche dei calciatori che fanno i ruoli, per me. Uno che ha geometrie, sa palleggiare non può che fare il regista a centrocampo, poi se ha anche dribbling e tiro può giocare sino a qualche metro più avanti ma quello è il ruolo. Lui è il mio passato, ora ho Berisha a cui pensare in quella zona di campo, con quelle caratteristiche”.

Supporto - “E' molto importante per noi avere la nostra gente vicina. Sapevo tutto, dei posti esauriti e della risposta della nostra gente. E' determinante. 700 persone a Como non è male in questi tempi natalizi”.

Morente - “Confesso di aver fatto un po' ‘casino’, all'inizio, come è normale quando arrivi e qualche giocatore ti resta in ‘stand-by’, ma non ne conoscevo il passato, ne avevo ereditato la gestione da altri. Piano piano ho capito che rende molto di più a sinistra dove avevo provato precedentemente Pierotti che invece rende molto meglio dall'altra parte. Morente è un ragazzo intelligente, sa dove mettersi in campo, lavora bene, ha un buon tiro. Ora è un giocatore ‘vivo’, mi auguro possa mantenere questo grado di autostima che gli sta facendo avere risultati importanti in termini di prestazioni”.

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