Da Chevanton a Miccoli, che fatica con Lerda
'Le pericolose similitudini tra i due talenti giallorossi
LECCE - Non è la sua stagione, soprattutto a causa di uno scarso feeling tra lui e il tecnico piemontese Lerda. La stagione di Miccoli non sembra ingranare; se poi oltre al rapporto con Lerda ci si mette anche la buona vena di Moscardelli e Della Rocca, allora per "FM 10" gli spazi per vederlo in campo diventano ridottissimi, inversamente proporzionali ai mugugni che si cominciano a sentire dagli spalti, a maggior ragione se poi lo si vede rientrare dall'area di riscaldamento sconsolato quando sa che per la 2° partita consecutiva sarà obbligato ad assistere al resto della partita dalla panchina.
La sensazione che si ha dall'esterno è quella di un leone in gabbia. Miccoli oggi però sembra essere un po' come Chevanton nel corso della 1° stagione di Lega Pro, osannato dalla piazza e carico come una tigre ma troppo spesso relegato in panchina, spesso a causa di noie fisiche che ne hanno compromesso la seconda parte della carriera come nel caso del talento uruguagio; a concausa però c'era anche quella cattiva abitudine del giocatore di twittare il suo malumore, un abitudine che non veniva vista di buon grado dalla società e da tutto il gruppo di laovro giallorosso.
Con "Cheva" fini con un addio a fine stagione senza baci e abbracci; con Miccoli, salentino doc la situazione oggi è un po' diversa, già dopo la sconfitta contro la Lupa Roma e l'ingresso in campo per soli 10 minuti hanno messo a dura prova la pazienza del giocatore che vorrebbe essere sempre protagonista con la maglia della sua terra. Quell'episodio fece parlare molto, addirtittura nei giorni a seguire si parlò di rescissione del contratto da parte del giocatore che aveva lasciato il Lazio a bordo del pulmino del magazziniere e che stando alle fonti più accreditate aveva riferito agli amici di essere "stufo di sentirsi umiliato".
La speranza è che l'ultimo episodio di malessere contro il Catanzaro sia stato solo l'ennesimo incidente di percorso; se così non fosse siamo davanti ad una bomba ad orologeria che rischierebbe, come in passato, di rovinare l'atmosfera all'interno dello spogliatoio.
Di certo c'è che oggi come ieri il talento dei Chevanton o dei Miccoli non può essere non utilizzato in una categoria così povera tecnicamente, dove gente simile può facilmente fare la differenza.
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