UN "DIECI" CON LA VOGLIA, FINALMENTE! YALCIN: "Lecce, andiamo a prenderci la Serie A"!
Le parole del nuovo attaccante giallorosso, presentato questa mattina alla stampa dal DS Corvino
LECCE - Presentazione ufficiale questa mattina per Guven Yalcin, il grande colpo del Lecce nel mercato di gennaio. Ecco le sue prime impressioni da giallorosso.
Fattore Corvino - “Il Lecce mi ha voluto fortemente, è stato il DS a convincermi dicendomi che sarebbe stata la scelta giusta. Mi sono confrontato anche con Ljajic che mi ha parlato bene di Lecce: è il giusto posto dove crescere bene. E poi al Besiktas in questa stagione hanno dato poco spazio ai giovani, preferendo calciatori esperti per essere certi di ottenere determinati risultati. Mi sono reso conto che lì non avevo la fiducia necessaria per crescere e giocare con continuità".
Caratteristiche - “Ho avuto il coronavirus, per due settimane non mi sono allenato bene, però mi sento pronto, ho ripreso la preparazione da sette giorni, sono a disposizione dell'allenatore che sceglierà che minutaggio darmi. Qui mi sento a casa, molti nuovi compagni mi hanno trasmesso grandi emozioni, sono stato accolto alla grande. Come caratteristiche mi piace giocare davanti, o comunque subito accanto o dietro all'attaccante centrale".
Serie A - “Ho sempre seguito il calcio italiano, ieri ho visto Inter-Juventus in tv. Spero di poter giocare a lungo in Italia, spero di arrivare quanto prima in A con il Lecce. Come numero di maglia ho preso il dieci, so che è un numero che conta tanto qui in questo Paese. Ora dovrò portarlo con onore. Ho già giocato con tanti attaccanti forti, sono pronto alla concorrenza. La competizione tra le punte che ci sarà a Lecce ci darà certamente una marcia in più a tutti per fare meglio dell'altro”.
Qualità personali - “Non mi ispiro ad un attaccante in particolare. E' difficile, il calcio mi piace in generale, tutti gli attaccanti forti mi piacciono. Dovrei nominarne venti o trenta… Ho giocato le giovanili del Bayer Leverkusen e nel Besiktas, dunque grandi attaccanti ne ho visti. Certamente qui in Italia ci sarà bisogno di maggiore intensità, grande qualità e molta attenzione tattica".
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