POVERO SALENTO, IN MANO ALLA POLITICA PIU' SCADENTE DI SEMPRE: i Giochi del Mediterraneo verso il KOSOVO
L'organizzazione dei Giochi "minaccia" l'Italia, impantanata in una organizzazione allo sbando
ROMA - Si allungano ombre pesantissime sui Giochi del Mediterraneo di Taranto 2025.
Il Presidente della Confederazione Internazionale dei Giochi del Mediterraneo Davide Tizzano ha invitato la politica salentina e nazionale a fare in fretta per accelerare il percorso organizzativo verso la manifestazione, diversamente è già pronta la soluzione Kosovo (la piccola Repubblica indipendente balcanica ha vinto i Giochi del 2030 ma potrebbe anticipare alcuni lavori e essere pronta a tempi da record).
“Abbiamo alternative”, ammonisce Tizzano, ex medaglia d'oro olimpica del canottaggio, “stiamo parlando di 200 milioni di Euro di investimenti vari, i Giochi non possono viaggiare nell'incertezza. Va subito ricostituito il ‘plenum’ del Comitato Organizzatore, ora senza esponenti del Governo Meloni, e accelerate le operazioni di realizzazione delle infrastrutture, su cui siamo molto indietro. Siamo molto preoccupati per l'organizzazione italiana di questa rassegna”, conclude amareggiato Tizzano.
Per i Giochi di Taranto 20 milioni sono già stati anticipati dall'organizzazione internazionale, nell'ambito di un totale che avvicina come detto anche da Tizzone i 200 milioni. 14 di questi sono destinati a Lecce, di cui 11,6 per l'ammodernamento del “Via del Mare” e 2,6 per gli stessi lavori di rilancio del Palazzetto dello Sport di Piazza Palio.
Solo qualche giorno addietro con un video-messaggio il Presidente del Lecce Sticchi Damiani aveva manifestato tutta la sua preoccupazione per questo stato di incertezza in cui sta viaggiando l'organizzazione di questa manifestazione.
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