
MONDO ULTRAS. DOPO LAZIO-ROMA cambia tutto (anche in ottica Lecce): niente sfide tra squadre rivali alla sera
Il Ministro dell'Interno sceglie la linea dura: dopo la "battaglia" del Foro Italico e del Villaggio Olimpico sarà repressione
ROMA - Dopo la “battaglia” ultras di Lazio-Roma dell'ultima di campionato e la “coalizione” ultras registrata contro le forze dell'ordine che ha portato al dato definitivo di oltre una dozzina di agenti feriti (alcune con dita spezzate e fratture), il Governo Meloni vara la “stretta” nei confronti del mondo ultras.
Il primo intervento del Ministro dell'Interno Piantedosi (Lega) sarà sulle cosiddette partite definite “a rischio”: nessuna si potrà giocare più di sera, ma tutte al pomeriggio quando è anche più facile il mantenimento dell'ordine pubblico.
Non una “partita” facile per il numero uno del Viminale che ha trovato subito resistenza nella Lega Calcio di A che agisce anche a tutela del pacchetto di milioni di Euro dei diritti tv: il venire meno di partite importanti alla sera potrebbe portare DAZN a pretendere futuri risarcimenti.
Intanto i fermati sul fronte degli scontri sono saliti a 7 in queste ore: alle tifoserie di Lazio e Roma (provvedimento questo invece immediatamente esecutivo) saranno vietate tutte le restanti trasferte di questo finale di campionato che Lazio e Roma giocheranno senza tifosi.
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