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Condizionamenti ai Tesoro e minacce a LOPEZ? La conferenza stampa "LIVE"

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LECCE - Un'altra inchiesta ai danni di 2 ultras del Lecce: nelle ultime ore agenti della DIGOS salentina hanno notificato 2 avvisi di garanzia e di conclusione delle indagini ad altrettanti tifosi del Lecce, che stando agli elementi raccolti dalla magistratura inquirente avrebbero tentato di condizionare l'attività della società amministrata da Savino Tesoro e avrebbero minacciato in una occasione 1 calciatore della rosa della scorsa stagione.

I particolari dell'iniziativa delle forze dell'ordine saranno illustrati in conferenza stampa alle 11.30 in Questura, dalla quale vi aggiorneremo IN TEMPO REALE SU OGNI NOVITA', CLICCANDO QUI PER AGGIORNARE LA PAGINA.

La conferenza stampa sta per avere inizio, presenti tutti i vertici della Questura di Lecce, della DIGOS e delle forze dell'ordine. Prende la parola il Responsabile della DIGOS, Raffaele Attanasi.

Dettagli - "Sono stati notificati 2 avvisi di garanzia, le indagini sono coordinate dal magistrato Ennio Cillo, che già in passato (sulle violenze di Lecce-Carpi) ha seguito da vicino la tifoseria giallorossa e le vicende del Lecce".

Particolare - "I fatti si riferiscono a Lecce-Foggia dello scorso campionato, il calciatore presuntamente aggredito fu Walter Lopez".

I fatti - "Al termine della gara, comunque vinta dal Lecce, Lopez rientrò a casa in auto, con la moglie ed i figli di 3 e 1 anno e mezzo. Sotto casa trovò un comitato d'accoglienza non proprio benevolo, 10 ultras che costrinsero il calciatore a scendere dal mezzo. Messo spalle contro un muro il calciatore veniva minacciato ed invitato a maggiore impegno, oltre che ad essere più rispettoso della Curva, mentre i familiari piangevano in macchina. Il calciatore veniva poi minacciato di peggiori conseguenze, nel caso non avesse dichiarato a mezzo stampa che vi fossero dei problemi societari e dei mancati pagamenti degli stipendi. A quel punto Lopez, rifiutandosi di dire circostanze non veritiere, cercava di svincolarsi dall'aggressione ma veniva minacciato anche di morte".

Ultrà - "1 dei 2 ultras è stato recluso per fatti inerenti il Lecce, entrambi sono anche sottoposti a DASPO".

Conseguenze - "Quella sera stessa il tesserato contattò la società offrendo la rescissione del contratto, perchè non più tranquillo per sè e per la sua famiglia. Il turno di campionato successivo, ancora scosso, il calciatore non fu a disposizione" (circostanza questa non vera secondo quanto risulta a noi della redazione: Lopez giocò regolarmente Martina Franca - Lecce).

Reati - "Entrambi gli identificati rispondono di concorso di violenza o minaccia per costringere a commettere un reato".

Intercettazioni ambientali - "Le prove sono corpose, abbiamo le immagini acquisite in zona, abbiamo particolari importanti sulla veridicità dei fatti. Ci saranno anche eventuali sviluppi circa la posizione di altre persone, ma attualmente abbiamo proceduto nei confronti di questi 2 elementi poichè protagonisti estremamente riconoscibili della vicenda criminosa".

Nessuna denuncia - "A Lopez, che non ha denunciato il fatto, è stata contestata dalla Curva una certa mancanza di rispetto nei confronti degli ultras. Lopez non ha fatto nomi, non conoscendo gli aggressori; la DIGOS ha proceduto d'ufficio con indagini intense".

Erano in 10 - "Scatta l'aggravante della circostanza di reato, poichè fatto in almeno una decina di persone".

Obiettivi chiari - "L'obiettivo era chiaro: delegittimare la società, anche con la divulgazione agli organi di informazione di notizie non vere. Questo fatto si somma ovviamente alle violenze materiali, che comunque sono state fatte a mani nude, senza armi".

La conferenza stampa è terminata.

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