LECCE - A 38 anni ha detto basta col calcio giocato, quello vero, ma non con il divertimento.

Gabriel Cichero, difensore roccioso, uno che mordeva, arrivato in Italia senza essere ancora pronto al grande salto racconta così la sua scelta di cimentarsi nella “Kings League”, un campionato spagnolo di calcio a 7 ideato da Gerard Piquè, e non dimentica il suo trascorso da meteora in giallorosso. Ecco le sue parole.

Cichero si cimenta al calcio con le “star” ma non dimentica il Lecce - “Da 5 anni vivo in Spagna, un mio ‘follower’ mi ha parlato di questo torneo e incuriosito mi sono iscritto. Non mi tiro indietro nelle sfide neanche a 38 anni. Il format è interessante, il bello è che noi calciatori minori, sconosciuti, possiamo battere le vecchie glorie del calcio mondiale. A Lecce sono passato nel 2006, con 4 presenze. La squadra era in zona retrocessione, venivo da un Paese senza tradizione calcistica come il Venezuela, debuttare in A per me è stato incredibile, è stato un bel sogno giocare nel più grande campionato del mondo. La città mi è piaciuta molto, vive di calcio ed è ospitale, gentile, ovunque andassi non riuscivo mai a pagare nulla, mi regalavano tutto”.