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C'eravamo tanto... "A"mati

C'è ancora del giallorosso in Serie A

LECCE - Prende in via in occasione del nuovo anno, con la 17° giornata di Serie A, quella dell’Epifania, un nuovo appuntamento per i lettori di SoloLecce.it.

Parte oggi la rubrica C’eravamo tanto... "A”mati, che settimanalmente vi racconterà l’andamento di tutte le vecchie conoscenze dei tifosi giallorossi che militano ancora in Serie A, in quella che tutti sogniamo torni ad essere la NOSTRA amata categoria.

Cominciamo da Chievo-Torino, terminata 0-0, che ha visto in campo due ex leccesi, uno per parte. Nella difesa del Chievo si è distinto Dario Dainelli; recuperato da un infortunio, il difensore toscano è rimasto in campo per tutti e 90 i minuti.

In maglia granata troviamo invece Giuseppe Vives, in campo per 87 minuti prima di essere rilevato da Benassi. Il centrocampista di Afragola ha fatto il suo dovere in fase di contenimento, spendendo anche un cartellino giallo.

Altro 0-0 di giornata è stato quello tra Empoli e Verona. A difesa della porta scaligera è sceso in campo Francesco Benussi, confermato da Mandorlini nonostante sia ormai tornato a disposizione il brasiliano Rafael, che ha visto la gara dalla panchina. Un paio di interventi non proprio precisi non macchiano la prestazione dell’estremo difensore, sempre attento su tutte le conclusioni empolesi e graziato da Maccarone su un calcio di punizione su cui avrebbe potuto fare ben poco.

E’ terminata in parità anche la gara tra Genoa e Atalanta, sfida che ha regalato più emozioni e gol, con un risultato finale di 2-2. Due gli ex leccesi in campo, Andrea Bertolacci in maglia rossoblù e Guglielmo Stendardo tra i bergamaschi. Buona la prestazione del mediano romano, sempre presente in ogni azione e collante tra difesa e reparto avanzato, prima di essere sostituito al 72° dal nuovo acquisto portoghese Tino Costa; Bertolacci ha dimostrato di non gradire la sostituzione, ed è stato rincuorato dalla Curva Nord che gli ha dedicato un coro tutto per lui.

Positiva anche la prestazione di Guglielmo Stendardo, in campo per 90 minuti al centro della retroguardia nerazzurra.

Nella clamorosa sconfitta per 1-0 della Fiorentina a Parma contro l’ultima in classifica a nulla è valsa la buona prestazione del più blasonato tra gli ex leccesi in Serie A, il colombiano Juan Guillermo Cuadrado. L’esterno, ancora una volta schierato per tutti i 90 minuti come seconda punta, si è distinto conquistandosi il calcio di rigore fallito dal tedesco Mario Gomez che sarebbe potuto valere il pareggio. Tra gli emiliani al 67° è entrato in campo un altro ex giallorosso, Andrea Rispoli; pur non avendo lasciato grandi ricordi tra gli sportivi salentini, il terzino è entrato in campo in una fase di gara favorevole ai suoi, che ha visto le due espulsioni viola nel generoso tentativo di raggiungere il pareggio.

Concludiamo la prima puntata della nostra rubrica parlando di due allenatori che hanno vissuto esperienze molto diverse sulla panchina giallorossa, Zdenek Zeman ed Eusebio Di Francesco.

Il boemo è stato più volte contestato per il suo integralismo tattico e per la scarsa attenzione alla fase difensiva, mentre è proverbiale la sua attenzione ai giovani, attenzione che gli ha permesso nell’ultima negativa esperienza di Cagliari di lanciare in Serie A buoni elementi come Farias, Crisetig e Cragno. La sua sostituzione con Zola, sconfitto pesantemente per 5-0 a Palermo nella gara d’esordio, non risolve certamente i problemi dei sardi, non tutti imputabili alla guida tecnica.

Eusebio Di Francesco con il suo Sassuolo si conferma bestia nera del Milan, in particolare nel mese di gennaio; l’anno scorso vinse in Emilia per 4-3 con un poker di Berardi, causando di fatto l’esonero di Allegri, quest’anno si è tolto addirittura lo sfizio di uscire vincitore da "San Siro", dove aveva pesantemente perso per 7-0 contro l’Inter. Di Francesco si conferma uno dei giovani tecnici più validi; la sua idea di calcio moderna e votata al gioco, indipendentemente dal nome dell’avversario, si intravedeva già ai tempi dell’esperienza leccese.

Non possiamo non soffermarci sul derby d'Italia tra Juventus ed Inter, che, nonostante la buona prestazione e la vittoria sfiorata ha lasciato strascichi in casa nerazzurra. Protagonista l'ex centravanti giallorossi Daniel Pablo Osvaldo, nella memoria dei tifosi leccesi per una buona stagione in Serie B sotto le gestioni Zeman-Papadopulo. L'italo-argentino è entrato in campo all'85° minuto, disputando solo 8 minuti recupero compreso, facendosi notare per uno screzio clamoroso con il compagno di reparto Icardi. L'ex centravanti della Sampdoria nel finale non ha servito un pallone ad Osvaldo, in posizione favorevole, preferendo un'improbabile quanto imprecisa conclusione personale. Lo scontento di Osvaldo è stato palese, con urla e insulti al compagno. Anche negli spogliatoi ne sarebbe seguito un alterco, che pare porterà l'Inter alla cessione dell'ex leccese.

In attesa di vedere nel nostro Lecce i nuovi Cuadrado e Muriel (assente in questa giornata e molto vicino alla Sampdoria), vi diamo appuntamento alla prossima giornata di campionato.

A cura di Umberto Marzano

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