LECCE - Tra rientri dai prestiti (per lo più giovanissimi) e contratti sul groppone l'ipotetico Lecce di oggi sarebbe in corsa giusto al massimo per un posto ai play off, probabilmente alla fine di un campionato di maggiore anonimato rispetto agli ultimi.

Per questo il lavoro che dovrà fare il DS Meluso nelle prossime settimane sarà eccezionale e imponente: ristrutturare una squadra che oggi non farebbe probabilmente sfaceli in una Lega Pro di alto livello (Foggia e Catania fanno già proclami soprattutto in termini di investimenti).

Abbiamo messo in campo i sotto contratto, solo i calciatori che si possono dire attualmente, ad oggi, giallorossi a tutti gli effetti: qualcuno di loro, tra l'altro, neanche rientra o rientrerà nei programmi futuri, per spiegare ancora con maggiore chiarezza quanto sarà duro il compito di Meluso, che da questi possibili 11 in campo ne salverà davvero pochi.

In porta uno tra Benassi e Bleve (Meluso prenderà un altro portiere, probabilmente, più affidabile di entrambi). Difesa con Lepore a destra (con Doumbia è l'unico esterno destro rimasto in rosa al momento) e il baby Montinaro adattato a sinistra (Legittimo è svincolato, così come Liviero). Sulla mancina, insomma, il Lecce è senza titolare ma anche senza riserva di ruolo. Coppia centrale già molto vicina alla realtà, con Camisa e Cosenza. Sotto contratto c'è anche Freddi, se avrà recuperato il fastidiosissimo infortunio al tendine d'achille, per un'alternativa o a destra o in mezzo.

A centrocampo Padalino dovrebbe giocare a 3, con un perno centrale abile a smistare palloni che nelle intenzioni del DS Meluso dovrebbe essere Arrigoni. Aspettando il suo arrivo intanto ci siamo adattati con quello che abbiamo, ossia con Salvi e Papini interni e De Feudis in regia.

Davanti, liberi e svincolati tutti è rimasto soltanto Della Rocca (che non rientra nei programmi soprattutto economici della società), con Doumbia (futuro ignoto anche per lui), il rientrante Herrera (sperando abbia recuperato dall'infortunio) e Surraco.