BARI - Scattano addirittura 2 arresti a Bari in conseguenza delle indagini della DIGOS della Questura del capoluogo sui fatti di Bari-Brescia di venerdì scorso al “San Nicola”, ultima giornata della stagione regolare del campionato cadetto.

In quella occasione il tifo della Curva Nord barese aveva deciso di manifestare il proprio dissenso nei confronti della famiglia De Laurentiis con lancio di petardi e fumogeni che sarebbero costati una maxi-multa alla società, come è poi infatti avvenuto a livello di giustizia sportiva.

Manifestare il dissenso in questo Paese sta diventando davvero un problema, permettetecelo di dirlo, e quando coinvolge il mondo ultras queste limitazioni del circuito delle libertà individuali, anche della possibilità di opporsi al potere (in questo caso una dirigenza calcistica non apprezzata), sono sempre più ristretti gli spazi per pensarla diversamente.

Intanto 2 tifosi del Bari sono finiti ai domiciliari per “lancio di materiale pericoloso in occasione di manifestazione sportiva”, una definizione già sconvolgente per questi pericolosi “criminali” assicurati alla giustizia…

Sappiamo per certo che la nostra posizione editoriale non piacerà a tantissimi, spesso guidati o “tele-guidati” da posizioni di moralismo sempre più facili da prendere, per chiunque. Ma il potere, ricordiamolo, è già potere, appunto, ha una posizione di privilegio comunicativo, operativo, gestionale che non hanno le persone che invece utilizzano lo strumento del dissenso per esserci, per dire la propria, per manifestare diversità di pensiero.

E non è sostegno ai violenti, assolutamente, prendiamo le distanze da ogni formula più violenta di manifestazione del dissenso: ma un mondo migliore, chissà, potrebbe anche imparare a passare sopra 2 fumogeni…

Quanti di noi, di voi, ne hanno visto accendere uno da un amico, o direttamente: ecco, lo avete mai ritenuto un pericoloso “criminale”…?