Tesoro, da una piroetta all'altra. Ora il garante sia Mazzotta
Spetta al nuovo "socio" del patron unificare un ambiente lacerato
LECCE - La premessa è d'obbligo: nulla contro Giancarlo Mazzotta e il suo gruppo imprenditoriale, nulla contro la sua grandissima passione per il calcio e per questo territorio che ha inteso sempre difendere in maniera forte, accesa e passionale (celebre un suo intervento furioso ad un assemblea di sindaci contrari alla TAP, davanti ai tecnici della TAP stessa e del Ministero che doveva realizzare i lavori, CLICCA QUI per vederlo).
Nulla contro Mazzotta, dicevamo, ma ora basta con questa commedia di 4 mesi messa in scena dal peggior Savino Tesoro che potevamo immaginarci.
Quando finirà questo mercato del pesce? In questi mesi ci ha regalato il peggio che c'è: "vendo", "lascio", "col calcio ho chiuso", "non iscrivo la squadra al campionato", "al massimo riparto dalla Promozione", "no, stavo scherzando, la iscrivo", "la iscrivo e la vendo", "non cambio idea", "non c'è nessuna trattativa non mi ha chiamato nessuno", "gli acquirenti non esistono", "no ho 2 cordate", "c'è Sticchi e poi un altro gruppo non salentino che tratta con me riservatamente", "se mi piace l'acquirente faccio da sponsor", "c'è un altro potenziale acquirente, stavolta tarantino", "c'è Mazzotta, rispunta il leccese", "no non vado più via e resto come socio". Ha detto tutto e il contrario di tutto.
Neanche Carla Fracci avrebbe potuto regalarci tante piroette. Piroette sulla pelle dei tifosi che soffrono, con la regia di personaggi compiacenti dalla tastiera facile e che hanno tirato la volata al gran rientro da salvatore della patria di San Savino, mossa dopo mossa. La recita di un copione già scritto pieno di voci messe in giro ad arte ("nessuna trattativa"), ogni giorno smentite dal flusso di informazioni e informative reali che invece abbiamo cercato di veicolarvi pur tra mille difficoltà e con una società con noi silente e con i passacarte compiacente. Anche oggi abbiamo rotto le uova nel paniere, abbiamo svelato il nome di Mazzotta per primi (CLICCA QUI), beffando e stanando chi credeva di tenersi stretto il nome altre 24-48 ore (pur sapendolo) per fare la solita melina, creare attese e illusioni, prendersi qualche lettura ad inutili pistolotti o pontificali. Il nome l'ha detto SoloLecce.it, punto, basta, perchè noi a farci prendere per il naso (per non essere volgari) non ci stiamo; le meline sulla pelle dei tifosi, poi, sono ripugnanti.
Ora basta. Ora vogliamo la verità. Lecce merita rispetto. Non esiste nessuna tattica così menzognera e fuorviante che giustifichi i pur doverosi segreti di una vendita. Sarebbe bastato stare zitti, si fa più bella figura, soprattutto se ci si vuole tenere al riparo dalle speculazioni giornalistiche. E invece no, siamo arrivati al paradosso che il circo mediatico l'ha alimentato il patron, con tanto di confronto tv deprimente e inutile, per mostrare i muscoli e fare proseliti.
In mezzo una tonnellata di bugie e prese in giro (sempre per non essere volgari) a una tifoseria che vive anni di tensioni continue, su cui il Presidente ha preferito tirare secchi di benzina quotidiani, al motto "dividi et impera", "spacca tutto e creati la fazione". Se l'è creata, non c'è che dire, è una tifoseria accesissima e piena di interessi, anche se dall'altra parte sono ingrossate e esasperate le schiere di chi non sopporta ulteriormente nuove prese per i fondelli, nuove piroette e cambi d'idee.
Ora spetta a Mazzotta (se è interessato) fare chiarezza e portare un pò d'acqua su questo incendio, farsi da garante al chè questi colpi di testa presidenziali non siano anche il leitmotiv del prossimo futuro. Basta con gli atteggiamenti "tesoriani". Basta con le affermazioni fuorvianti e con i giochi coi sentimenti. Mazzotta, eventualmente decidesse di scendere in campo, avrà proprio il compito di ri-pacificare l'ambiente, è il suo 1° dovere da salentino vero il quale è, non c'è bisogno che lo dimostri, è sotto gli occhi di chiunque lo conosca. Spetterà eventualmente a lui non fare l'uomo solo al comando, spetterà a lui riportare Savino tra i tifosi e non tra "una parte". Spetterà a lui far riprendere il Lecce ai leccesi. Con questo programma di governo avrà tutto il nostro pieno sostegno.
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