MICCOLI-LECCE: la vera storia. I dettagli e quell'ultimo atto d'amore dell'ex bomber
I termini dell'accordo saltato in queste ore
LECCE - Per dovere di verità, che è sacro per un cronista, in queste ore si è alimentato spontaneamente in noi il desiderio di fare chiarezza e di porre dei giusti paletti ad alcune ricostruzioni (rispettabili ma affrettate) di molti nostri lettori e di moltissimi tifosi che hanno inondato le nostre pagine social e il "muro virtuale" del nostro sito con decine e decine di commenti e di messaggi di insulti destinati a Fabrizio Miccoli.
Opinioni forti, che a differenza che altrove da noi non vedrete mai censurate, che lasciamo ovviamente al pensiero dei singoli, non condividendone la veemenza. Per questo non torneremo mai indietro sulla nostra posizione di lasciarvi libero sfogo, di farvi parlare come volete affidandoci alla vostra intelligenza. "Il lettore prima di tutto", abbiamo giurato il 27 ottobre 2014, quando siamo nati. Però un minimo di ripristino della verità oggi si rende necessario. Se non altro per darvi l'opportunità di farvi un'idea più completa della vicenda.
La storia la conoscete tutti, ma occorre ricostruire alcuni elementi che probabilmente, sconosciuti al grande pubblico, hanno fornito un'immagine distorta della realtà.
Il Lecce e Fabrizio Miccoli si incontrano qualche settimana fa, per gettare le basi per una collaborazione tra la scuola calcio dell'ex numero 10 giallorosso e il settore giovanile del Lecce, dilaniato dai disastri del passato e bisognoso di ripartire da 0 o quasi.
Una collaborazione, una sinergia, un rapporto solido. La trattativa va avanti in maniera serena e sullo sfondo dello straordinario legame tra Miccoli stesso ed alcuni esponenti della società giallorossa, molto amici dell'ex bomber di San Donato di Lecce. Il Lecce fissa i suoi paletti, del resto ha degli accordi da rispettare con i responsabili del settore giovanile già sotto contratto, Miccoli elabora la sua proposta, rinunciando al valore potenziale (siamo attorno ai 100mila Euro) di tutti i giovani della sua "cantera" per farli confluire nel settore giovanile del Lecce. C'è qualche ovvia condizione, ossia l'ingresso nel Lecce di alcuni uomini dello staff di Miccoli, che avrebbero dovuto seguire i ragazzi o comunque collaborare con lo staff della società.
Il Lecce ha però, lo ricordiamo ancora, dei vincoli contrattuali con altre persone e dunque non se ne fa niente, le parti si lasciano senza rotture o comportamenti scorretti o da "mercenari".
C'è stata semplicemente un'offerta, che può non essere compresa o condivisa da quanti lo hanno fatto oggetto di critica, ma che va rispettata. Così come va rispettata la legittima scelta della società, al momento, di non dare seguito all'accordo.
In questa partita nessuno è stato scorretto, nè la società nè Miccoli, che chiusa la porta del Lecce ha solo proseguito il suo contatto già avviato da tempo con la Roma, che aveva "stoppato" per aspettare il sì del Lecce.
Commenti