LA CONVERSIONE DI CONTE: "ci vuole rispetto, non salto per insultare gli juventini"
Al tecnico degli azzurri rinfacciati dalla tifoseria partenopea i comportamenti del tutto diversi tenuti contro il Lecce da avversario
DIMARO - Come da tradizione da quando il Napoli frequenta il Tirolo, Dimaro e la provincia di Trento, la squadra è stata presentata ai tanti tifosi presenti sulle montagne trentine e che ora pretendono un nuovo ciclo vincente dopo l'annata disastrosa dello scorso anno dei 3 allenatori, culminata con l'estromissione anche dalle coppe europee.
A contenere l'entusiasmo dei 600 tifosi partenopei sparsi per la Val di Sole ci ha pensato però proprio Antonio Conte, il tecnico leccese che ha chiesto rispetto per il suo passato da juventino, rifiutandosi di saltare al coro della tifoseria intonato proprio contro i rivali bianconeri.
“Chiariamo una cosa subito”, ha esordito Conte prendendo il microfono, “nel calcio come nella vita ci vuole rispetto. Io rispetto il vostro essere tifosi, giustamente potete supportare la squadra come volete, voi dovete rispettare l'allenatore che deve dare esempi positivi, restare educato e rispettoso di tutti. Non mi chiedete cose che non farò mai non per una singola squadra ma per tutte”, ha concluso Conte.
Parole che non hanno convinto del tutto i tifosi sotto al Vesuvio che sui social in queste ore rilanciano in continuazione i “salti” di Conte sotto la Curva Nord del Bari dopo un derby vinto con il Lecce da allenatore biancorosso. Proprio con dall'altra parte i tifosi della sua città.
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