PARLA STICCHI DAMIANI: "ecco perché sono andato via e il mio giudizio sui casi arbitrali"
Le parole del Presidente del Lecce dopo questo Milan-Lecce
MILANO - Dopo questo Milan-Lecce che ha fatto particolarmente discutere per le decisioni arbitrali di Massimi della Sezione AIA di Teramo ha parlato ai giornalisti il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani.
Ecco le sue parole.
Analisi - “Eravamo perfettamente consapevoli della difficoltà di questa partita. Davanti a noi avevamo una delle formazioni più in forma di questa fase del campionato. Avremmo avuto bisogno di tutti gli episodi a nostro favore e di una giornata negativa del Milan. E' stato il contrario, ci è andato tutto contro dal gol sfiorato da Gonzalez alla traversa quando potevamo riaprirla, sino ai loro 2 gol nati alle prime 2 occasioni importanti”.
Il rosso a Krstovic, l'episodio - “Il ragazzo non ha neanche visto l'avversario, non penso si possa parlare di una sua condotta violenta o pericolosa. Certamente non è una circostanza in cui si può riscontrare una volontarietà nell'atteggiamento falloso del nostro giocatore. Non voglio giudicare la scelta arbitrale, mi auguro soltanto che il Giudice Sportivo tenga conto della dinamica e che al danno non si aggiunga la beffa di una squalifica per oltre una giornata in una fase così importante del campionato”.
La ginocchiata in testa a Almqvist - “Sono episodi che si verificano molto raramente, per questo è davvero complicato farseli sfuggire. E' evidente che il nostro giocatore ha preso una ginocchiata in testa ed è impossibile che l'arbitro non si sia reso conto di quanto accaduto. Allo stesso modo è davvero singolare che il Milan non abbia interrotto volontariamente il gioco, come abbiamo fatto noi tante volte durante la gara. E' una circostanza che ci è particolarmente dispiaciuta, è per questo che sono andato negli spogliatoi a seguire il resto della partita”.
Commenti