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BARI TREMA: Rossi e Bentivoglio confessano

Al processo per le combine nella Serie A 2010-2011

MILANO - Quest’estate pare proprio che tocca ai “cugini” baresi ballare sul filo della disperazione per gli scandali-scommesse, come accaduto al Lecce solo 3 anni fa, mentre a Bari se la ridevano.

Le confessioni degli ex baresi Marco Rossi e Simone Bentivoglio non lasciano spazio ai dubbi: al processo sulle combine della Serie A 2010-2011 al Pubblico Ministero che chiedeva informazioni su Palermo – Bari (Serie A 2010-2011, finale 2-1) i 2 hanno detto tutto e raccontato la stessa versione: “siamo stati raggiunti in camera alla vigilia della partita con una busta piena di soldi, 30mila Euro a ciascuno”. Rossi li avrebbe accettati ma poi avrebbe giocato normalmente, Bentivoglio no, li avrebbe immediatamente rifiutati.

Più dettagliato Bentivoglio, che al PM ha ricostruito la nottata prima della partita: “sono stato raggiunto in camera da Masiello, Parisi, Iacovelli e 2 altre persone, non italiane, che mi hanno prospettato la combine. Uno dei 2 stranieri era <lo zingaro> Ilievski: non parlavano in italiano, mostravano solo dei fogli con i possibili risultati della partita. Ho rifiutato la busta, credo che ci fossero dei soldi, ero al corrente da altri compagni che si trattasse di 30mila Euro per ogni giocatore”.

Secondo la Procura oltre a Palermo-Bari sarebbe stata venduta anche Bari-Sampdoria del 23 aprile 2011, per 140mila Euro totali.

Gli imputati, Masiello in testa, hanno già scelto la strada del patteggiamento. Il reato contestato è frode sportiva.

Altri pensieri - Non ci sono solo le scommesse, nei pensieri del Bari: da settimane la Guardia di Finanza, su ordine della Procura di Bari, sta facendo luce sulla provenienza dei fondi necessari ad acquistare il Bari utilizzati dai Paparesta per rilevare il club all'asta fallimentare.

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