Andavano a farsi le fidejussioni alle ISOLE CAYMAN: ora ci si diverte, rischiano BARI, TARANTO e mezza Lega Pro
Le società italiane travolte dalla crisi economica della "Gable"
GEORGE TOWN - C'era una volta, come in una favola, una piccola compagnia di assicurazioni, la "Gable", stranamente molto ben introdotta nel sistema del mondo del calcio, tanto da essersi accaparrata decine di pratiche assicurative di altrettante squadre di Serie A, B e Lega Pro.
Peccato che il suo titolo in Borsa sia precipitato (-90% di valore in un anno), riducendo il suo valore azionario a carta straccia. Da qui alla decisione del vertice aziendale della compagnia di ritirarsi dalla Borsa inglese, con effetti devastanti per le società che hanno sottoscritto polizze con "Gable".
La piccola società delle Isole Cayman (paradiso fiscale colonia inglese nel cuore dell'Oceano Atlantico) ha avallato le fidejussioni di Sampdoria (Serie A), Bari (Serie B), Akragas, Arezzo, Casertana, Fidelis Andria, Fondi, Lupa Roma, Maceratese, Matera, Melfi, Mantova, Messina, Modena, Olbia, Pordenone, Reggina, Siena, Santarcangelo, Siracusa, Taranto e Venezia (tutte di Lega Pro), garantendo la Lega, per ogni società, per 350mila Euro e la Sampdoria per 12 milioni di Euro a copertura dei debiti del calciomercato.
Il titolo della "Gable" da 24 sterline ora ne vale 2, un netto segnale che il tracollo finanziario è dietro l'angolo: se "Gable" inizierà le procedure di liquidazione o dovesse chiudere la sola Lega Pro si ritroverebbe con un "buco" di iscrizioni non pagate per complessivi 7 milioni di Euro.
Quasi una "punizione", per la Lega, che dallo scorso anno consente anche alle compagnie di assicurazione più piccole o alle finanziarie riconosciute da Banca d'Italia di rilasciare fidejussioni valide alle società di calcio. Un'apertura al mercato che ha consentito anche alle piccole società, oltre che ai "giganti" assicurativi, di inserirsi con prodotti iper-convenienti, ma evidentemente palesemente meno sicuri.
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