BARI - Anni di progressivo degrado, una struttura avveniristica sì probabilmente poco funzionale al calcio ma architettonicamente praticamente un monumento nazionale, l'astronave di “Italia '90” firmata Renzo Piano.

Bari si riprende il suo “San Nicola”, a lavori finiti, tutti a carico delle casse comunali del Comune capoluogo della Puglia.

Alle casse comunali il rifacimento dei seggiolini, qualche lavoretto importante di riqualificazione degli spalti, il rifacimento della Tribuna Stampa, delle vie di accesso e d'esodo, dell'ingresso in campo dei calciatori e il ripristino dei 26 “petali” concepiti dall'architetto Senatore a Vita sono costati complessivamente 15 milioni di Euro.

Vale la pena ricordarlo, in questo naturale parallelismo, la società giallorossa, a Lecce, in due differenti interventi ha speso attingendo al bilancio proprio, ai soldi dei soci sostanzialmente, prima 6 milioni di Euro e poi quasi 2 per rendere agibile la Tribuna Est che rappresenta la parte “anziana” dell'impianto di “Via del Mare”, quella costruita sulla struttura degli anni Sessanta quando vide la luce il primo livello dello stadio giallorosso.