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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

PARMA - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da non prendere troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - Quando chiude la porta a Cancellieri al 55' indirizza la gara che prende il bivio del Lecce. E' solo l'ultima e più importante parata di una serata super, con interventi tutti decisivi. Quando ti giochi un campionato sul filo dell'equilibrio 1 situazione, massimo 2 costano partite e campionato. VOTO 8.

GUILBERT - Frettoloso nel finale quando mette sul piede di Valeri il pallone giusto per un pari che sarebbe stato una beffa tremenda. Ecco, frettoloso è la sua definizione di giornata: generoso e complessivamente sufficiente per larghi tratti, frettoloso quando serve. VOTO 6.

BASCHIROTTO - Il rigore non lo vede solo Sozza ma non può sfuggire alla Sala VAR: lì vince l'istinto primordiale del difensore centrale di proteggere la porta, allargando furbescamente la figura del corpo. Risale bene la corrente, non è tipo che si abbatte. VOTO 6.

JEAN - Si perde malamente Mihaila nel 1° tempo, poi prende solo la targa di Cancellieri mandato in porta quando la partita si trova al bivio decisivo, ma ci pensa Falcone. Qualche chiusura di incoraggiamento. VOTO 6.

GALLO - Fosse per lui Cancellieri starebbe già esultando con il Parma di nuovo in vantaggio: gestisce male quella copertura che poteva costare carissimo al Lecce. Gara di grande sofferenza, non è al meglio. Si vede chiaramente, c'è poca brillantezza, poco tutto. VOTO 5.5.

RAMADANI - Dispensato dai compiti di costruzione affidati al Rui Costa del Lecce, Pierret, si mette a fare il cagnaccio e a rompere le palle a tutti, strappando palloni e tornando brillante. VOTO 6.5.

COULIBALY - Buon inserimento a gara in corso, ordinato e muscolare. VOTO 6.5.

PIERRET - Povero ragazzo: non è colpa sua, è il palcoscenico che non è il suo. Provate a mandare un cantante da sagra di paese alla 1° alla “Scala”, non ne farete Pavarotti. Imbarazzanti e sanguinosi 2 palloni persi che hanno mandato il Parma in contropiede con il Lecce spezzato in 2 in fase di ripartenza. Lì, se avessimo potuto, ci saremmo strappati pure le unghie dei piedi dalla rabbia. Impresentabile regista. VOTO 4.

HELGASON - Partita perfetta, da stropicciarsi gli occhi, “liscio” clamoroso nel finale davanti alla porta vuota del Parma che ci riporta sulla terra. Comunque errore non fatale. VOTO 7.

PIEROTTI - Splendida doppietta, grande lavoro, giocate tutte utili, un po' di frenesia e qualche schiaffone rifilato qua e là, ma lui ha il sangue che bolle. Serata meritata per un ragazzo che anche nelle giornate più buie ci ha messo sempre il massimo dell'impegno, della forza, della vitalità. VOTO 8.

KRSTOVIC - Gol alla Ibrahimovic a parte, il cosiddetto colpo di testa “in sospensione”, quel che resta è una considerazione di potenza che abbiamo fatto guardandolo e riguardandolo a fine gara: se avesse colpito una noce di cocco, una palla medica o una pietra l'avrebbe spaccata in 2, comunque, tanta è stata la forza, la rabbiosa potenza fisica impressa al gesto tecnico. Regala 2 assist, roba da pazzi per l'egoista Krstovic. E' il migliore del Lecce. VOTO 8.

KARLSSON - Danza sulla fascia, accentrandosi bene, liberando spazi, invadendone altri. Buon impatto dal 1° minuto. VOTO 6.5.

MORENTE - Buon impatto anche il suo, a cavalli scappati dalla difesa del Parma va a nozze infilandosi negli spazi, riallungando il Lecce, facendo quel che serviva insomma. Libera un destro che sfiora l'incrocio dei pali per un'altra rete che sarebbe stata da copertina. VOTO 6.5.

GIAMPAOLO - La partita la vince lui, è certo, aiutato da un Parma allo sbando, senza 3 titolari forti e con tanta gente a basso minutaggio in campo sin dall'inizio, non va dimenticato. Sono cose che in A pesano, ma pesa anche l'atteggiamento di un Lecce che comunque ha sempre provato a fare la partita, è stato in grado di risalire la china e assorbire la “botta” mentale di un gol annullato per mezza scarpa di fuorigioco, un rigore preso che ti manda sotto, un momento che proprio non era esaltante sullo sfondo con 9 reti prese in 2 partite più mezz'ora altra. Scelte in partita tutte coerenti sulla traccia del giocarsela. VOTO 8.

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