Un ABBRACCIO a PERINETTI, ex "nemico" biancorosso: la figlia 33enne si lascia morire. Era tra le manager più influenti al mondo
La ragazza faceva i conti con l'anoressia, e non è riuscita a sconfiggerla
ROMA - Terribile lutto per il DS ex Bari Giorgio Perinetti, storico “talent scout” vecchia maniera, alla Corvino, di decine di club a cui ha legato ricordi importanti.
La figlia Emanuela, 33 anni, bellissima e brillante manager nel settore del marketing applicato allo sport, si è lasciata morire, vittima dell'anoressia e della depressione, spegnendosi lentamente.
Emanuela Perinetti era addirittura considerata tra le 150 donne più influenti al mondo dalle riviste specializzate nel settore “digital” del marketing aziendale nello sport. Una carriera lanciatissima, un animo fragile che combatteva con questo male oscuro.
“Abbiamo fatto di tutto, non è bastato”, ha detto Perinetti raccontando il suo dolore, “lei si preoccupava per me, per la mia solitudine dopo che è morta mia moglie, la mamma di Emanuela, di tumore. In realtà stava male lei, non riusciva ad uscire da questa terribile malattia”.
Perinetti ha lavorato raccogliendo tantissimo successi con la Roma, il Napoli, il Palermo, la Juventus, il Genoa, il Brescia, l'Avellino, ha scritto pagine importanti da rivale e da avversario del Lecce, al timone dell'area mercato del Bari, ma è stato anche al Venezia, al Brescia, all'Udinese, insomma ovunque in giro per l'Italia.
Accanto al suo dolore si è stretto il calcio italiano con centinaia di messaggi di cordoglio.
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