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La vigilia di ASTA: "ripartire dal 2° tempo con la Fidelis"

Il tecnico vuole lo stesso atteggiamento e approccio

LECCE - Il momento è delicato ed Asta chiama a raccolta tutto il Lecce. Per la trasferta di Castellammare di Stabia il tecnico ha convocato 24 giocatori compresi quegli elementi che non potranno scendere in campo perchè infortunati.

Gruppo - "In questo momento è giusto stare tutti insieme. Ho convocato anche Salvi, Cosenza, De Feudis e Diop, che non sarano disponibili, proprio per fare gruppo. Stesso discorso per Benassi, Max viene con noi in panchina, ma non sarà utilizzabile per una lombalgia".

Emergenza - "Purtroppo in questo momento siamo un po' in emergenza. Ci sono diversi ragazzi che solo ieri hanno fatto il 1° allenamento settimanale, mi riferisco a Papini, Moscardelli, Lo Bue, Liviero e Suciu. Nell'amichevole di Otranto di giovedì scorso ho dovuto rinunciare a 10 elementi, ma proprio in questi momenti devono venire fuori gli uomini, che contanto più dell'aspetto tecnico e tattico".

Concetti chiave - "Dobbiamo ripartire dal 2° tempo con l'Andria, ma non mi riferisco tanto al cambio di modulo, quanto all'atteggiamento che di sicuro è stato diverso. Ai ragazzi in settimana ho ripetuto 4 concetti chiave: aggressività, arrivare sempre primi sulle seconde palle, vincere più contrasti degli avversari, rimanere corti. Sono queste le caratteristiche che ci devono contraddistinguere".

L'avversario - "La Juve Stabia la conosco benissimo. E' una signora squadra, l'ho incontrata lo scorso anno nei play off e non è cambiata tanto. Hanno perso Di Carmine e Carrozza, che è rientrato a Lecce, ma per il resto in linea di massima i giocatori sono gli stessi. Hanno 4 ottimi difensori, in mezzo al campo hanno aggiunto Obodo, mentre sulle corsie esterne hanno elementi pericolosi come Nicastro ed Arcidiacono. E' una buona squadra, insomma".

Mentalità - "Anche se siamo in un momento difficile ed affrontiamo un avversario tosto il nostro atteggiamento non deve cambiare. Bisogna avere una mentalità ben precisa, che ti contraddistingue in ogni occasione. Forse nell'esordio qualcuno ha pagato l'emozione, ma giocare davanti a 10mila spettatori deve essere un privilegio e non un problema. Difenderò i miei giocatori sempre, sino a quando saranno difendibili. Ma in questo momento mi rendo conto che tanti sono fuori condizione, non è ancora il vero Lecce".

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