C'eravamo tanto... "A"mati
Bertolacci protagonista, ora tutti lo vogliono
LECCE - Ennesimo turno di Serie A "spezzatino" per le esigenze delle tv, della finale di Coppa Italia e delle coppe europee. Per questo torna oggi la nostra seguitissima rubrica dedicata agli ex giallorossi sparsi per la massima categoria.
Nel prezioso successo per 1-0 della Lazio sul campo della Sampdoria 90 minuti in campo per i due ex leccesi Dusan Basta e Christian Ledesma. L’esterno serbo disputa una gara di grande sostanza, offrendo la consueta spinta sulla fascia destra, agevolato dalla prestazione piuttosto anonima del dirimpettaio Regini. Ledesma sfrutta l’occasione concessagli da Pioli a causa dell’infortunio di Biglia e si piazza in cabina di regia, disputando una gara attenta, anche se senza acuti, aiutato dall’esperienza e dalla sua grande tecnica; suo il corner su cui si avventa Gentiletti, siglando di ginocchio la rete del successo laziale. Poca roba la partita di Luis Muriel, ingabbiato nella possente difesa blucerchiata.
L’Atalanta festeggia la permanenza matematica, ma può farlo unicamente grazie alla sconfitta del Cagliari; sul proprio campo gli orobici incassano una pesante sconfitta contro il Genoa per 1-4. I primi a finire sul banco degli imputati sono i difensori, tra cui Guglielmo Stendardo. L’ex leccese offre una prestazione disastrosa, messo in palese difficoltà da un Pavoletti in giornata di grazia, che lo sovrasta sulle palle alte. Protagonista indiscusso si conferma, ancora una volta, Andrea Bertolacci; il romano, che si sta ormai proponendo all’attenzione generale come uno dei migliori centrocampisti italiani, fornisce l’ennesima prestazione sontuosa. Abile e svelto, di testa e di piede, dopo il cross per il gol di Pavoletti incastona una gemma con il meraviglioso gol del 2-1, impreziosito da un tunnel ai danni di un frastornato Cherubin. Alla Messi.
Nel successo per 2-0 del Torino sul Chievo che rimette i granata in corsa per la qualificazione all’Europa League l’ex condottiero giallorosso Gianpiero Ventura rilancia titolare un’altra vecchia conoscenza leccese, Giuseppe Vives. Buona la prestazione del campano, che ripaga la fiducia riposta in lui dal tecnico trovandosi a proprio agio nel ruolo di mezzala, offrendo la consueta quantità unita a sprazzi di qualità, nonostante una mira non proprio eccelsa che gli impedisce di essere pericoloso quando ha la possibilità di calciare verso la porta di Bardi. Panchina per Cesare Bovo e nel Chievo per Dario Dainelli.
A cura di Umberto Marzano
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