SOLDI, BORSE PER LE MOGLI, FAVORI: PRENDEVANO TUTTO. 10 arresti alla ASL: TUTTI I NOMI
Ecco tutti i dettagli sull'operazione della Guardia di Finanza condotta all'alba di oggi
BARI - Appalti per la manutenzione degli ospedali della ASL di Bari assegnati ad imprenditori “amici”, in cambio di regali, soldi, favori, ristrutturazioni di case gratis, borse per le mogli, vacanze.
Una associazione a delinquere ramificata nelle istituzioni, quella ideata e guidata da Nicola Sansolini, 64enne di Taranto ingegnere e Direttore dell'Area Tecnica dell'ASL di Bari, che almeno secondo le ricostruzioni della magistratura e della Guardia di Finanza avrebbe agito in combutta con un 67enne imprenditore barese, Giovanni Crisanti il suo nome.
Entrambi sono stati arrestati, come altri 8 dirigenti e funzionari della ASL barese, tutti accusati a vario titolo di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione e al falso. Gli indagati sono in tutto 17 comprendendo anche le persone oggetto di indagini ancora a piede libero. L'inchiesta è nata dalle intercettazioni effettuate nel fascicolo di inchiesta sull'ospedale creato dalla Regione Puglia per fronteggiare l'emergenza coronavirus alla Fiera del Levante.
In carcere oltre a Sansolini e Crisanti sono finiti i funzionari ASL Nicola Iacobellis, 59enne di Bari, Concetta Sciannimanico, 47enne di Bari e gli imprenditori Ignazio Gadaleta, 52enne di Molfetta, e Nicola Minafra, 46enne di Ruvo di Puglia.
Ai domiciliari la moglie di Iacobellis, Paola Andriani, 61enne di Bari, Nicola Murgolo, 60enne di Bari, Cataldo Perrone, 73enne di Corato, e Giuseppe Ricci, 46enne di Bitonto.
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