D'AVERSA DURO: "non utile chiedermi del pensiero dei tifosi alimentato dai social. Il mio Lecce mai terz'ultimo"
Le parole del tecnico del Lecce al termine di Torino-Lecce
TORINO - Al suo Lecce mancherebbe un rigore e avrebbe giocato con buona personalità.
Questo è il bilancio di Roberto D'Aversa al termine di questo Torino-Lecce terminato 2-0, in cui il tecnico giallorosso ha voluto rimarcare alcuni concetti. Eccoli.
Buona partita, di personalità - “Non mi sembra proprio che i miei ragazzi difettino in personalità. Abbiamo preso gol su un errore tecnico, su un appoggio sbagliato, poi con l'espulsione la partita è finita lì. In mezzo ci manca un rigore enorme, su Piccoli, dove c'è l'intervento in ritardo e imprudente del portiere sul nostro attaccante, un'altra buona occasione con Kaba davanti alla porta e qualche situazione che potevamo concretizzare meglio”.
Il “focus” sull'episodio - “Come fa a non essere rigore? Milinkovic-Savic è in ritardo, controlla male il pallone, lo perde e Piccoli si avventa essendo in anticipo sul suo intervento che è tutto in ritardo sul nostro giocatore. Da questa sera cambierà anche il regolamento, probabilmente, ma questo è rigore. Chi può dire che la partita non sarebbe cambiata dopo quella situazione”?
Occhi puntati sull'obiettivo, non sulle parole social - “Questa squadra non è mai stata nelle 3 ultime posizioni della classifica, non mi pare utile chiedermi del pensiero dei tifosi sui social. Noi dobbiamo guardare al nostro obiettivo, salvarci, al momento non siamo mai stati nelle ultime 3 posizioni. Cerchiamo di ragionare con equilibrio, non aggiungiamo elementi di polemica”.
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