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Derby maledetto. MASIELLO SHOCK: "furono i capi ultrà a chiederci di perdere"

Clamorose rivelazioni dell'ex barese: ecco le sue deposizioni

BARI - Forse non ci sarà mai una parola fine sulle storie connesse a quel dannato derby Bari-Lecce che è stato l'inizio di tutti i mali recenti giallorossi.

Le ultime deposizioni di Andrea Masiello al processo sul calcioscommesse sono davvero shock: "i capi ultrà del Bari ci chiesero di perdere diverse partite e anche Bellavista (ex calciatore del Bari) spesso lo aveva fatto".

Un'affermazione che inchioda alle rispettive responsabilità (tutte da verificare nel processo) i 3 ex capi ultrà del Bari Alberto Savarese (detto "il Parigino"), Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono. Ma il difensore dell'Atalanta come detto ne ha per tutti, anche per l'ex capitano Antonio Bellavista: "se non vi decidete a fare come vi dico io vi mando gente pesante" avrebbe detto Bellavista a Masiello prima di una partita dei biancorossi.

"Un giorno, dopo l'allenamento", ricostruisce Masiello nei verbali di deposizione, "ci aspettarono fuori dal parcheggio alcuni ultras e volarono degli schiaffi sul viso del compagno di squadra Parisi (colpito da Sblendorio, sempre secondo la ricostruzione di Masiello); invece Savarese disse che era in debito con parecchie persone e aveva bisogno di soldi, quindi ci disse di perdere le partite successive per poter scommettere sul sicuro. Dopo quell'avvicinamento pericoloso nei parcheggi dello stadio andammo dall'allenatore di allora e dal DS per riferire tutto, ma ci dissero di pensare a giocare. Infatti, anche se quelle partite le abbiamo effettivamente perse, le giocammo sino all'ultimo, il risultato non venne per niente condizionato dalle pressioni dei tifosi".

Il processo presso il Tribunale di Bari proseguirà il prossimo 15 febbraio.

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