LECCE - Nuovi particolari sulla vicenda-calda di questi giorni arrivano dalle parole di Saverio Sticchi Damiani nella trasmissione televisiva "Leccezionale Tv".

In distinta - "Il magazziniere del Lecce era in distinta, ha dato anche il documento di riconoscimento all'arbitro, come accade sempre. Se poi <avere titolo> a fare l'assistente vuol dire essere tesserati questa è una interpretazione, un cavillo. Da qui a perdere a tavolino ce ne vuole e in questo caso saremmo davvero alla fine del calcio".

Parole - "Il ricorso della Casertana è sottile nei termini, si gioca tutto sulle parole, <avente titolo> alla stregua di <tesserato>. Il nostro magazziniere non è stato mica pescato dalla tribuna, ma era regolarmnete in distinta: semmai l'arbitro non ha cercato prima un arbitro tra i presenti allo stadio, saltando la prassi regolamentare. Ha deciso di andare avanti da solo e la partita l'ha conclusa senza mai consultare i 2 assistenti di parte. Anche ciò che ha scritto nel referto dunque avrà un peso".

Sleali - "Rimane comunque la perplessità evidente per la condotta della Casertana, non legata alla lealtà sportiva".