E' MORTO "FRANCO MILLE LIRE". Un uomo BUONO e di TALENTO, altro che solo un "personaggio"
Si è spento nella sua casa leccese un "mito" della movida del Salento
LECCE - E' morto a seguito di una fatale malattia, uno degli ultimi "personaggi" quasi mitici della leccesita' anni Settanta, Ottanta e Novanta.
E si' perché senza esagerazione Francesco Santoro, un nome e un cognome che per molti non significherà nulla, ha accompagnato la vita notturna di almeno tre generazioni di leccesi. Non una meteora.
Francesco Santoro era per tutti "Franco Mille Lire", ribattezzato in questo modo per la sua somiglianza a Giuseppe Verdi che con la sua faccia e la lunga barba ha prestato per anni il volto alle celebri mille Lire.
PR nell'era in cui i PR non esistevano nemmeno, "Franco Mille Lire" ha animato le discoteche più importanti di tutto il Salento, lavorando con tutti i grandi del settore della vita notturna.
Non solo un personaggio che spesso si incrociava nel borgo antico a offrire riduzioni per discoteche, ma un vero e proprio precursore di un'industria del divertimento che solo negli ultimi anni social e massmediatici è esplosa quando già lui faceva tutto con il contatto diretto e la conoscenza di decine di migliaia di leccesi.
Comparsa in film di successo, "Mine vaganti", "Il padre delle spose", "Il commissario Zagaria", Franco negli ultimi anni era prepotentemente e meritatamente ritornato sulla scena grazie all'intuito e alla intelligenza dei "Lesionati - Party Zoo Salento", gruppo di talento e di satira locale che l'ha ripescato dall'anonimato.
Con video, serate e finalmente un po' di presenza sui social Franco era ritornato protagonista delle notti salentine anche ora che non era più giovanissimo, ritagliandosi il ruolo (che gli piaceva tanto...) dell'instancabile amante e appassionato delle donne, capace di dare sempre il consiglio giusto e pratico per i giovani "sfigati" dei giorni d'oggi.
Sino alla morte avvenuta nella notte, dopo una malattia che ha spento il suo attivismo e la sua dinamicità. I funerali si svolgeranno oggi alle 16 alla chiesa di San Matteo, nel borgo antico di Lecce, a poche centinaia di metri dalla "base" di lavoro di Franco, la piazza della città.
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