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STICCHI DAMIANI: "chiesto un tavolo di lavoro Lega-arbitri. Il ricorso alla Sala VAR deve essere limitato"

Le parole del Presidente del Lecce in questa lunga intervista

16.11.2023 14:54

LECCE - Il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani è tornato a parlare dopo il concitato finale di Lecce-Milan, le sue dichiarazioni che sono state un duro atto d'accusa alla direzione arbitrale della gara e le successive squalifiche a pioggia del Giudice Sportivo, che l'hanno anche riguardato da vicino.

Da non perdere dunque le sue parole. Eccole.

Sulla squalifica - “Non discuto l'entità della sanzione, a fine partita ero molto arrabbiato, ho usato qualche espressione colorita, mi scuso. Intimidazioni e minacce non esistono, sono fuori da ogni logica e dal mio modo di affrontare la vita. Bisogna stare attenti quando si usano certe parole perché hanno peso e si scontrano con il vissuto di una persona”.

Utilizzo della Sala VAR - “Credo che debba essere un supporto per gli arbitri ma per evitare errori gravi e aiutare scelte cruciali. Siamo arrivati a vivisezionare tutto, ma il risultato di questa scomposizione per fotogrammi in certe gare si usa, in altre no. L'intensità di un pestone non si può percepire in un video. Questo strumento deve cercare errori evidenti, non trovare nuove tipologie di falli”.

Regole non scritte - “Ho appreso dal designatore che quel pestone anche se involontario o lieve va sempre punito. Ho fatto un approfondimento e ho verificato che questa regola non sta scritta da nessuna parte. Chi l'ha decisa? Immagino sia una linea dei direttori di gara per rendere oggettivo ciò che oggettivo non sarà mai. Si parla tanto di diritti tv, di un prodotto che piaccia, ma è il caso di proporre in giro per il mondo un calcio snaturato sulla base di regole non scritte?”.

Futuro dello strumento - “Riportiamo l'utilizzo della Sala VAR a uno strumento di supporto, non di governo delle decisioni. Diamo maggiori certezze ai pochi casi in cui deve essere legittimato ad intervenire, chiarendo presupposti di intervento e limiti. Non credo sia un compito che possa essere lasciato solo agli arbitri: ci vogliono le istituzioni, le leghe, anche qualche giurista. Il giorno dopo Lecce-Milan ho chiesto alla Lega di Serie A di discutere e affrontare con le istituzioni queste vicende, anche con i vertici arbitrali. Magari non risolveremo niente, ma potrà uscire fuori qualche spunto interessante”.

Emozioni cancellate, il pensiero ai tifosi - “Il mio rammarico riguarda i tifosi, rimarrà scolpita per sempre nella mia mente l'esultanza di tutti, mai vista. La gente piangeva di gioia. Emozioni uniche, le avremmo raccontate ai nipotini…”.

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