SFRACELLATO IL "TORO". 27 ANNI DOPO E' STORIA: è il Lecce più "LARGO" mai visto in A. La cronaca
I giallorossi schiantano il Torino 4-0 e rimettono margine sulla zona retrocessione. Il nostro racconto
LECCE - 27 anni dopo il Lecce si mette a riscrivere la storia, 27 anni dopo un Lecce-Atalanta del 31 ottobre 1993, finito 5-1, liquida il Torino di Mazzarri con un 4-0 da urlo, straripante. Eguagliato il record: è la vittoria con il maggiore scarto dei giallorossi nella loro storia in Serie A. Con una prova da applausi gli uomini di Liverani sono usciti dalla crisi, si spera, travolgendo il Torino e festeggiando la prima vittoria casalinga del campionato. Deiola, Barak, Falco e Lapadula infiammano il "Via del Mare" in una notte da ricordare.
Novità - Con tante assenze, ancora, Liverani getta subito nella mischia i nuovi arrivati Saponara e Barak, rilanciando Falco dal primo minuto. Sembra subito l'assetto giusto, il Lecce inizia la gara con il piglio dei giorni migliori approfittando anche dall'atteggiamento di un Torino quasi attanagliato dalla paura e che lascia molti spazi. Il Lecce passa all'11' su un'azione nata da calcio d'angolo: Saponara pesca Deiola che fulmina Sirigu con un destro che si infila sotto l'incrocio dei pali. Sulle ali dell'entusiasmo la squadra di Liverani continua a spingere e al 19' arriva il raddoppio, con Barak che approfitta di una respinta difettosa di Sirigu e con un sinistro micidiale ancora una volta non lascia scampo al secondo portiere della Nazionale azzurra.
Dominio incontrastato - Il Lecce è padrone del campo, il Torino appare in netta difficoltà. Al 31' Lapadula potrebbe chiuderla, ma questa volta l'estremo difensore granata è bravo a respingere una conclusione a botta sicura da pochi passi dell'attaccante giallorosso. L'unico brivido del primo tempo per il Lecce (a parte una conclusione di Berenguer di poco a lato) arriva nel finale, quando De Silvestri trova la rete sugli sviluppi di un calcio di punizione di Belotti, ma è in fuorigioco.
Prodezza - Nella ripresa ci si aspetta la reazione veemente del Torino, ma i granata sono inesorabilmente spenti. E allora il Lecce, sospinto anche dalla freschezza dei nuovi arrivati, continua a premere sull'acceleratore. Al 17' ancora Sirigu nega la gioia del gol a Lapadula, con una respinta d'istinto su un colpo di testa da pochi passi dell'attaccante. Ma al 19' Falco chiude i giochi con una prodezza dal limite: sassata di destro, con il pallone che sbatte sotto l'incrocio e si infila in porta, sotto una Curva Nord in delirio. Poi nel finale arriva il poker, con un rigore concesso dal direttore di gara per fallo di Bremer su Shakhov. Dal dischetto Lapadula spiazza Sirigu e si toglie anche la soddisfazione personale.
TABELLINO
LECCE - TORINO 4-0
Marcatori: Deiola all'11' p.t., Barak al 19' p.t., Falco al 19' s.t., Lapadula (rigore) al 33' s.t.
Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Rispoli, Lucioni, Rossettini, Donati; Majer (dal 37' s.t. Paz), Deiola (dal 12' s.t. Petriccione), Barak; Saponara (dal 32' s.t. Shakhov); Lapadula, Falco. (Chironi, Vera Ramirez, Mancosu, Monterisi, Dubickas, Calderoni, Oltremarini, Maselli, Rimoli). Allenatore Liverani.
Torino (3-4-2-1): Sirigu; Djidji (dal 13' s.t. Edera), Nkoulou, Bremer; De Silvestri, Meité, Rincon (dal 25' s.t. Lyanco), Aina; Verdi (dal 24' p.t. Millico), Berenguer; Belotti. (Ujkani, Rosati, Singo, Adopo). Allenatore Mazzarri.
Arbitro: Rocchi di Firenze (Mondin-Mastrodonato, IV Ufficiale Di Martino, VAR Nasca, AVAR Cecconi).
Note: spettatori 21947, di cui 3184 paganti e 18763 abbonati, ammoniti Nkoulou, Meité, Majer, Deiola, Aina, Lapadula, angoli 5-3, recupero 1' p.t., 2' s.t.
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