Editoriali

L'ANALISI TATTICA: un Lecce in cerca d'autore (in attacco...)

I giallorossi ancora senza bomber dalle grandi cifre

CATANZARO - Ecco il 1° stop di Piero Braglia sulla panchina del Lecce: dopo 3 successi consecutivi tutti 1-0 e tutti con una certa sofferenza finale la ruota gira al contrario per i giallorossi che questa volta pagano il conto alla fortuna (decisiva un'autorete) e alle disattenzioni difensive.

E' un Lecce, quello di Braglia, che ci sembra ancora in cerca di una identità definita e che dal punto di vista del gioco non ha ancora costruito un piano preciso nel pur intenso laboratorio tattico del tecnico toscano. A Melfi ha deciso la perla di un singolo (Lepore), con il Monopoli un gioiello balistico (Moscardelli) e lo stesso stava accadendo con il Catanzaro (bel gesto tecnico di Doumbia): fatti estemporanei, che questa volta non sono bastati a portare a casa i 3 punti.

Preoccupa la condizione atletica dei giallorossi, su cui già Braglia aveva lanciato un grido d'allarme, ma anche la competitività stessa di alcune alternative (Carrozza e Freddi ieri, altre volte l'indolente Doumbia, altre volte Suciu), quelle chiamate in causa ieri apparse dal rendimento ampiamente al di sotto della media dei compagni e dunque peggiorative e non migliorative dell'11 iniziale. In panchina, insomma, il tecnico giallorosso non ha trovato neanche le munizioni giuste per svoltare il match.

Ha finito per pesare non poco l'assenza di Papini in mezzo al campo, che anche quando non lo vedi lo "senti" per aggressività e capacità di mordere gambe e palloni. Suciu in questo senso ha indebolito la catena di centrocampo, dove il Catanzaro ha costruito parte delle sue fortune.

Ma soprattutto sono mancate le punte: Moscardelli non può fare tutto, il terzino, il centrale, il centrocampista, la sponda per sè stesso e pure la punta. Si danna l'anima, ma non può fare onestamente tutto da solo, fa quasi tenerezza a guardarlo sbattersi così tanto. Curiale è molto indietro, su tutto, soprattutto nella forma fisica, ma non lo si può aspettare in eterno di fatto gravando Moscardelli, come detto, di 3-4 ruoli diversi. Bisogna svegliarsi subito.

Un dato statistico: persino il Catanzaro (ultimo o quasi in classifica) presentava ieri un "bomber" da 4 reti in questo campionato (Razzitti), mentre il Lecce continua a disperdere molto le sue già diradate marcature, senza una leadership offensiva di un attaccante rispetto ad un altro.

Sommati tra loro Moscardelli e Curiale hanno realizzato 2 reti appena, ed è già un mezzo miracolo che una coppia d'attacco con questi numeri così scadenti viaggi in una squadra da 6° posto attuale e non da 18° posto. Servono i gol delle punte, dunque, servono i gol pesanti che solo gli attaccanti possono realizzare.

 

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