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La rotta di Lerda: "invertire il trend esterno"

A Castellamare il Lecce va a caccia del primo successo fuori casa

18.10.2014 15:00

LECCE - Irresistibile in casa, zoppicante in trasferta. Il Lecce dai due volti vuole trovare il passo da grande anche lontano dal Via del Mare, dove sinora in campionato sono arrivati solo i pareggi strappati a Matera e a Torre Annunziata, contro il Savoia. La tappa di Castellamare di Stabia sotto questo aspetto puo rappresentare una svolta significativa, Lerda ci crede. "Dobbiamo invertire questo trend esterno negativo - afferma il tecnico -. E' quello che vogliamo tutti. In casa sinora abbiamo fatto bene, adesso dobbiamo regalare delle soddisfazioni ai nostri tifosi anche quando giochiamo lontano dal nostro stadio".

Decimato - I buoni propositi di Lerda, però, rischiano di scontrarsi con la solita emergenza. Il tecnico dovrà rinunciare a otto potenziali titolari. Oltre allo squalificato Lopez, sono indisponibili Miccoli (per il capitano si tenterà il recupero in vista della trasferta di Salerno di venerdì 24), Salvi, Papini, Bogliacino, Vinetot, Diniz e D'Ambrosio. "E' una situazione alla quale siamo abitutati - commenta Lerda -. Già alla prima giornata con la Lupa Roma nel mancavano 9, poi per tutto il campionato abbiamo viaggiato con una media di 6-7 assenze a partota. Non è mia abitudine parlare degli assenti, anche perchè ho grande fiducia nei ragazzi che ho a disposizione, che arrivano bene a questa partita perchè l'abbiamo preparata con grande attenzione. Il risultato dipenderà da tante situazioni, ma sono convinto che la squadra tirerà fuori una grande prestazione".

Trappola - Non bastassero le assenze e la forza degli avversari (con l'ex Fabio Caserta), il Lecce dovrà fare i conti anche con le insidie del terreno del "Menti", l'impianto di Castellamare. "Troveremo un sintetico datato, non di ultima generazione - avverte Lerda -. Dovremo adattarci subito a questa superficie. Per il resto la Juve Stabia è una buona squadra, lo scorso anno giocava in B e può contare su buone individualità. In avanti Ripa e Di Carmine vanno guardati con grande attenzione, in mezzo Jidayi e La Camera sono abili, rispettivamente nella costruzione del gioco e negli inserimenti. Possono giocare con il 4-4-2 o il 4-3-3, noi siamo preparati per ogni evenienza. Per quanto ci riguarda, giocheremo con il 4-3-3. Senza Papini e Salvi, questo è un modulo che ci permette di stare in campo con una maggiore densità".

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