
ESPLODE UNO STAMPO IN FABBRICA: 22enne muore orrendamente trafitto alla schiena. ALTRI 2 MORTI in poche ore
I fatti dall'Italia: non si ferma l'ondata di morti sul lavoro nel nostro Paese
PORDENONE - Aveva 22 anni, la più giovane delle vittime di 3 incidenti sul lavoro che si sono concentrati tutti in queste ore in Italia.
Daniel Tafa, di Vajont (Pordenone), è morto la notte scorsa in una fabbrica mentre stava operando su una macchina per lo stampo di ingranaggi industriali.
Per cause da stabilire una scheggia incandescente si è staccata dal macchinario, colpendolo come una freccia alle spalle, uccidendolo all'istante.
A Sant'Antonio Abate, in provincia di Napoli, un 50enne, Nicola Sicignano il suo nome, è invece rimasto orrendamente incastrato nel nastro trasportatore di un camion di rifiuti, che l'ha ucciso.
La 3° vittima un operaio di 38 anni, Umberto Rosito il suo nome, morto investito sulla Autostrada A1: stava lavorando sull'Autosole nei pressi di Orvieto, dove era residente, ed era un dipendente di una ditta di interventi di manutenzione stradale. Il ragazzo è stato falciato e travolto da un tir in transito.
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