LECCE - Portate in Italia con il sogno di svoltare nella vita, lasciando il proprio Paese per finire nel giro della prostituzione dopo violenze e costrizioni, anche aborti procurati (con la violenza) in caso di gravidanze indesiderate a causa dei tanti rapporti sessuali.

Poi il coraggio di parlare, di denunciare e di far scattare una vera e propria retata che ha portato alla luce un “centro” di prostituzione a Lecce, in Via Elmo, a pochi passi dal Tribunale, e non solo a Lecce.

La Squadra Mobile della Questura leccese ha messo a segno in queste ore 23 arresti, su tutti quello del presunto leader dell'organizzazione, un 44enne leccese di origini bulgare, Anto Yanek Yanchev, un vero e proprio “imprenditore del sesso”, uno che acquistava nel suo ex Paese ragazzine appena maggiorenni a 500 Euro l'una, portandosele in Italia per farle prostituire. E per chi si opponeva erano guai, botte, aborti procurati a chi restava incinta e ogni altro genere di violenza.

Le ragazze erano smistate in diversi punti del Salento, a Lecce come detto in Via Elmo, a Sannicola in zona “Santa Teresa”, nei pressi dello Scalo Ferroviario di Surbo, a Mesagne in un immobile in periferia e a Trepuzzi in un'altra casa adibita ad appuntamenti “hot”.