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Lecce, eccoti il mister: il PROFILO di 6 candidati

Alla caccia della soluzione migliore per la panchina

LECCE - Sicuramente quella che sta per iniziare sarà la settimana della presentazione del nuovo tecnico del Lecce. Con la speranza del ripescaggio in B che si allontana, con tutta probabilità cambiano anche i criteri di scelta della nuova società giallorossa, che va a caccia di un vincente, ma "di categoria".

Facciamo un pò di ordine tra quelle che sono le ipotesi circolate in queste ore, tra quelle rimaste in campo.

Asta - Lucido e passionale, da uomo del Sud a Bassano si è fatto amare, per il modo di fare schietto e per il sistema di gioco molto offensivo, spregiudicato, ma con criterio. Innamorato dei trequartisti, ne mette in campo anche 3 contemporaneamente, senza dare punti di riferimento agli avversari. Il suo modulo è il 4-2-3-1.

Di Carlo - A Cesena è arrivato in corsa e durante la sua esperienza ha adottato il 4-3-1-2, anche per esaltare le caratteristiche di alcuni brevilinei come Brienza, Defrel e Rodriguez. Ha fatto il possibile, con risultati a volte eclatanti, con una rosa inadeguata, tenendo il Cesena sino alla terz'ultima giornata dentro la lotta salvezza.

Gautieri - Esonerato a Livorno a gennaio, la sua filosofia parla chiaro: 4-3-3 di stampo zemaniano, ricerca spasmodica dell'offensività.

Toscano - 3 squadre allenate, 4 promozioni, 1 trofeo vinto e anche 1 Panchina d'Oro in bacheca. A Cosenza ha fatto 2 vittorie di fila del campionato, poi l'esperienza trionfale di Terni e di Novara. Quello che tocca sembra oro, almeno in Lega Pro.

Braglia - Conoscitore profondo della categoria, ha seminato successi a Pisa, Catanzaro e Castellammare di Stabia. E' reduce da 2 esoneri, ma le qualità non si discutono, come la fame di riscatto. E' un esperto di successo.

Brini - Un altro vincente, ha trionfato 4 volte in Lega Pro, tra Ancona, Salernitana e Carpi. A Benevento ha perso appena 6 partite in 47 panchine, eppure è stato inspiegabilmente esonerato nel momento decisivo della stagione.

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