2 - STICCHI DAMIANI, L'INTERVISTA: "su Pongracic vi racconto tutto. Amichevoli dure chieste dal mister"
Il Presidente del Lecce a cuore aperto ai colleghi de "La Gazzetta del Mezzogiorno": la 2° parte dell'intervista
LECCE - In Austria è iniziato il cammino del Lecce e il ritiro precampionato in vista della durissima Serie A 2024/2025, ma in queste ore si è raccontato ai colleghi de “La Gazzetta del Mezzogiorno” il Presidente del Lecce Saverio Sticchi Damiani.
Una intervista con alcuni passaggi importanti, che vi proponiamo in sintesi. Parole che segnano la strada che sta percorrendo il club su più fronti. Eccole in questo 2° ampio estratto.
La cessione di Pongracic - “Ha fatto un campionato di alto livello, con legittime aspirazioni di approdare in una società che gli permettesse di lottare ai suoi livelli, che sono quelli della Champions League. Quando l'avevamo ingaggiato gli abbiamo dato la parola che se fosse tornato al top non l'avremmo mai ostacolato in questo suo desiderio. Si aggiunge a questo il fatto che metteremo a bilancio una plusvalenza importante che reinvestiremo”.
Nessun “caso” Hjulmand - “Quando Corvino ha portato a Lecce il danese nessuno sapeva chi fosse. Ora lo conoscono tutti, è normale che il prezzo cambi differentemente, non certo perché qualcuno non sa vendere. Fa piacere invece sentire il giocatore parlare ancora di Lecce in tv, della nostra terra”.
La vicenda di Gonzalez - “Dispiace enormemente per il ragazzo, è cresciuto nel vivaio del Lecce pur essendo spagnolo, è come un figlio. Gli siamo e gli saremo sempre accanto. C'è un percorso da fare, innanzitutto clinico, che permetterà una valutazione completa della situazione. Da Presidente del Lecce mi sento tutelato dal lavoro del nostro cardiologo di fiducia e dal nostro staff sanitario: insieme hanno immediatamente individuato un problema, ricevendo i complimenti del Centro di Cardiologia dello Sport dell'Università di Padova che ci ha detto come non fosse affatto scontato e semplice riuscirci”.
Amichevoli dure, come l'avvio di campionato - “E' stata una richiesta di Gotti, avere banchi di prova di notevole difficoltà per alzare l'asticella immediatamente in vista di un avvio duro e di un campionato altrettanto competitivo. Le altre squadre, anche quelle importanti d'Europa, ci vogliono poi come interlocutori ed è la conferma di come si guarda al Lecce in questa fase. In campionato avremo prima l'Atalanta che ha vinto l'Europa League, poi l'Inter Campione d'Italia. Sfide impossibili, proibitive, ma soprattutto in casa nel nostro stadio sono certo che farà molto caldo…”.
Le “grandi” vogliono ancora la A a 18 - “Non abbasseremo la guardia perché torneranno alla carica. La ‘scusa’ è quella di diminuire le partite in calendario per il bene dei calciatori e delle società che in Europa sono poco competitive. Dicono così poi programmano massacranti tournée all'estero per raccogliere soldi da sponsor e televisioni. La verità è un'altra, che vogliono dividere le torte in meno squadre, per avere più introiti dalle leghe e dai diritti televisivi”.
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