Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio
Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere
LECCE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!
FALCONE - Una parata subito per i fotografi e per salvare il Lecce dal gol su Casale, poi praticamente ordinaria amministrazione. Sorprendente ordinaria amministrazione. Sveglio sulle sollecitazioni da “libero” aggiunto con i piedi. VOTO 6.5.
GENDREY - Sale male sul gol di Immobile e lo tiene in gioco, si scompone in qualche corsa scoordinata ma è generoso e alla fine si impone. Zaccagni prima lo irride con un paio di azioni delle sue, poi se ne torna in castigo a letto senza cena. VOTO 6.5.
BASCHIROTTO - Si perde Immobile ma è un gioco di incastri, la linea del fuorigioco viene male. Non si scompone neanche dopo il duecentesimo lancio lungo sbagliato perché poi quando c'è da artigliare qualche pallone tira fuori il meglio del suo repertorio e compensa qualche imprecisione in impostazione. VOTO 6.5.
UMTITI - La rosa della Lazio varrà anche centinaia di milioni di Euro, ma dei 22 più le riserve che si aggirano dalle parti del “Via del Mare” solo uno può definirsi “Re”. “Monsieur” Samuel non è per questo contesto, non avrebbe problemi a giocare titolare nelle prime 4 del campionato italiano, inglese, tedesco e spagnolo. I tifosi della Lazio, usando poco il cervello, finiscono per caricarlo a molla con ululati ottocenteschi. Lui si traveste da “Superman” e decide di mettersi a fare tutto: chiude, imposta, rilancia, sprinta in avanti sulla fascia e pure per vie centrali cercando il tiro. Quando Baschirotto gli passa la patata bollente Immobile il 4 volte capocannoniere della Serie A non becca un pallone neanche dai raccattapalle. Spazzato via. Regale, imperiale. Appunto “Re”. VOTO 8.
GALLO - Pedro lo fa soffrire, ma lui è testa dura: metro dopo metro, minuto dopo minuto costruisce una prestazione di solidità e agonismo. Tutti in piedi: è un grande Gallo. VOTO 7.5.
BLIN - Qualche sbavatura, qualche pallone perso per strada, ma un lavoro incommensurabile di collegamento tra i reparti. Come si fa a non amarlo? VOTO 7.5.
ASKILDSEN - Spiccioli di gara per mettere centimetri difensivi. S.V.
HJULMAND - Anche lui parte col freno e qualche sgrammaticatura, poi giganteggia a centrocampo e nei ripiegamenti. Pulito e agonistico, si sacrifica sull'altare dei 3 punti per fermare una ripartenza biancoceleste con un fallo che gli vale un'altra squalifica stagionale. VOTO 7.5.
GONZALEZ - Milinkovic Savic è “leggermente” di un altro livello di partenza, ma il ragazzino col suo baffetto da torero non se ne frega una mazza, va e ci gioca alla pari, a fronte alta. Lavoro più oscuro che in altre occasioni, ma fondamentale. VOTO 7.
MALEH - Pochi minuti per un paio di chiusure utili. S.V.
STREFEZZA - La differenza tra noi e Baroni è che il mister ci vede lungo. Se avessimo potuto l'avremmo sostituito venti volte: e sì perché la sua partita è piuttosto mediocre, sino al gol che cambia l'inerzia di una serata. Decisivo in una notte opaca. VOTO 7.5.
OUDIN - Piede vellutato, passo lento, cervello importante. Ogni cosa che fa è fatta bene. Teniamolo d'occhio. VOTO 6.5.
COLOMBO - Prima spariva dal terreno di gioco, ora lavora per la squadra. Si sblocca al “Via del Mare” dopo aver fatto il bomber da esportazione, da trasferta. Con il Milan che a Salerno ne trova undici a stento per scendere in campo un bel messaggio alla dirigenza rossonera che si starà mangiando il cappello. VOTO 7.5.
CEESAY - Non è un gran momento: due conclusioni a lato da posizione defilata, complicate, ma soprattutto non tutto quello che sarebbe servito in termini di apporto personale al finale concitato. Non riesce nell'intento di tenere alta la squadra. Per fortuna la Lazio l'hanno già ammazzata i compagni prima, è abbastanza tramortita di suo… VOTO 5.5.
BANDA - E' un emotivo: nella civile Africa non esistono gli ululati razzisti (verso i bianchi), in Israele neanche a pensarci, quindi questo primo approccio europeo con gli idioti d'occidente lo manda un po' nel pallone. “Scalda” le caviglie a Lazzari con un fallaccio che merita il giallo, arriva molto presto e lo condiziona ulteriormente. Baroni lo toglie dalla contesa, ma non è una bocciatura. VOTO 5.5.
DI FRANCESCO - Sente l'odore del sangue della preda, aria di derby e da romanista figlio di bandiera della Roma si mette in spalla un Lecce furioso, rabbioso, assassino. Distrugge la partita. E' il migliore in campo. VOTO 8.
BARONI - Signori e signore in novanta minuti abbiamo visto il repertorio completo del “baronismo”. 45 minuti senza un tiro in porta, timidi e supini all'avversario. 45 altri minuti col coltello tra i denti a cingere d'assedio la Lazio nella sua metà campo, con una prestazione devastante. Mister, quando spariranno dalla mente e dal terreno di gioco i 45 minuti iniziali e quelli finali diventeranno 60, 75…, 90 minuti… questo suo Lecce potrà sognare. VOTO 7.5.
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