Editoriali

Arriva la censura: a SoloLecce.it verranno impedite le domande agli allenamenti

La società: "sgradite le domande dei giornalisti di SoloLecce.it"

LECCE - La forza la danno i numeri, e per questo vi chiediamo ancora più forza, più numeri, perché le spalle larghe SoloLecce.it ce le ha, ma è bello non essere soli, quando si percorre una strada così complicata.

Già, non siamo soli: 200 (duecento!) cellulari del Salento hanno già scaricato l’APP con cui SoloLecce.it entra quotidianamente sui telefonini con il suo logo ed i suoi aggiornamenti costanti (andate a destra, in home-page, scaricatela se non l’avete fatto!); al 23° giorno di vita oltre 50mila utenti hanno scelto di leggerci: fa una media di oltre 2mila ingressi singoli al giorno, niente male per un bambino appena nato. 2mila diversi pc, non 2mila clic della stessa persona. Facciamo, le grandi menti dovrebbero capirlo, già da soli e ogni santo giorno la metà di quanto lo spettacolo-calcio fa al "Via del Mare", la domenica, dove oltre ai 4mila non si arriva mai.

Eppure sulla strada ci sono sempre tanti ostacoli.

A complicare il cammino (così credono, bontà loro) ci ha pensato in mattinata il nostro interlocutore principale, visto che SoloLecce.it è nato per raccontare “il Lecce minuto per minuto”, come vi abbiamo scritto nel nostro atto di nascita.

La società di Piazza Mazzini, alla luce dei recenti “casi” Miccoli e Lerda, poco abituata allo spirito critico con cui solo noi e il Nuovo Quotidiano di Puglia stiamo raccontando i fatti in casa giallorossa, ci ha comunicato che “non è più gradita” la partecipazione dei nostri giornalisti agli appuntamenti quotidiani con la stampa locale per registrare le interviste e i commenti dei protagonisti.

Insomma, se vogliamo quelle informazioni si possono copiare solo dal sito ufficiale della società, senza fare domande, senza disturbare, prendendo la versione ufficiale e basta. Solo negli appuntamenti ufficiali, ossia durante le partite del Lecce e nel post-partita, a malincuore e non potendoci negare pure il diritto di cronaca SoloLecce.it potrà fare ingresso in questo moderno Santuario della Madonna di Fatima, ossia la Sala Stampa del “Via del Mare”, dove evidentemente ogni settimana Tesoro, Lerda e i suoi esibiscono a folle incredule e festanti il Santo Graal del verbum incarnatum.

Non ci piangiamo addosso, non sappiamo che farcene di 4-5 righe di frasi di circostanza espresse giornalmente ai microfoni. La differenza la faceva un buon giornalismo, le domande, la nostra presenza. Pazienza se non sarà così.

Resta un fatto fastidioso, un bis problematico (questo divieto vale anche per i giornalisti del Nuovo Quotidiano di Puglia, appunto) e che sentiamo il bisogno di condividere con il resto della città e dei lettori, per mettervi in guardia dalla presunta bontà e grandezza d’animo dei salvatori della patria.

Continueremo il cammino, senza esitazioni. Questa è la nostra risposta. Del resto abbiamo fatto le cose per bene anche per questo: SoloLecce.it non è un soggetto/persona con cui scatenare i propri rancori del passato, è una società di capitali con un Amministratore Unico e una testata regolarmente iscritta al Tribunale della Stampa di Lecce, non è un forum, un blog o un’associazione. È una testata a cui un’altra società di capitali nega un diritto che ha garantito firmando appositi protocolli con la Lega Calcio. Vedremo… .

Simon Bolivar, un vecchio patriota venezuelano capace di unire l’America Latina nell’800 sotto un unico grande Stato, un giorno scrisse: “è più difficile mantenere l’equilibrio della libertà che sopportare il peso della tirannia”. Ecco, il peso della tirannia lo lasciamo cadere sulle spalle degli altri. Noi andiamo avanti!

Commenti

Vietato fallire, Benevento già decisivo
Lavoro fisico e tattico