
TANGENTI E FAVORI PER APPALTI? Cavallo si dimette, Toma e Sales no. Fosse per loro governerebbero dagli arresti domiciliari
I 2 primi cittadini di Maglie e Sanarica desiderosi di tornare in sella ma sospesi dal Prefetto. Ruffano verso il ritorno alle urne
RUFFANO - Antonio Cavallo (NELLA FOTO SOTTO) ha gettato la spugna: dopo alcuni giorni persi a fare il Sindaco dal carcere di Borgo San Nicola l'oramai ex Primo Cittadino di Ruffano ha deciso di mollare, di dimettersi.
Nelle prossime ore lo faranno anche i consiglieri comunali del suo Comune, per accelerare il percorso verso le elezioni anticipate e accorciare così i tempi di commissariamento del Comune.
La posizione di Cavallo è la più grave almeno secondo il quadro delle indagini tra quelle dei sindaci arrestati in questi giorni nel Salento per un presunto “giro” di tangenti e favori in cambio di appalti pubblici e che hanno fatto finire ai domiciliari il Sindaco di Maglie Ernesto Toma e quello di Sanarica Salvatore Sales.
Pur tuttavia, nonostante siano agli arresti domiciliari da diversi giorni, né Toma a Maglie né Sales a Sanarica hanno inteso sin qui dimettersi dopo questo ciclone giudiziario.
Tutti e 3 i sindaci sono espressione del centrodestra e di Fratelli d'Italia, il partito del Premier Meloni.
Ci ha pensato il Prefetto, nel frattempo, a sospenderli dalla carica per ora solo temporaneamente appunto.

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