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PARLA LUI! IL "CICLONE" CORVINO TRAVOLGE TUTTO: l'intervista di fine stagione. Tutti i temi

Il Direttore Sportivo del Lecce si è presentato in Sala Stampa per la conferenza stampa di fine stagione

LECCE - Come sempre al termine di ogni stagione il Direttore Sportivo del Lecce, nell'immediato, ha voluto stilare il suo bilancio, togliendosi altri sassolini dalle scarpe…

Ecco l'intervista completa resa oggi in Sala Stampa al “Via del Mare”, qui in questa ampia sintesi scritta, sotto nella versione video integrale.

Che fatica - “Ci troviamo qui a parlare dopo un campionato faticoso. Ci sarebbe bisogno di una bella vacanza, ma c'è chi può e chi non può. Dobbiamo già guardare al futuro”.

Ringraziamenti - “Volevo ringraziare Baroni, D'Aversa, Gotti, Grieco e Coppitelli. Sono parte di questo cammino, oltre a tutti i nostri dipendenti amministrativi, agli staff, ai calciatori. Le previsioni di gennaio, quando abbiamo detto che questa squadra non necessitava di rinforzi, si sono rivelate azzeccate. Non erano valutazioni superficiali”.

Il passato è passato - “Non sono un rancoroso, è giusto essere giudicato e criticato, ma anche io ho il diritto di dare giudizi su chi fa valutazioni su di me. Io lo faccio sulla base di 49 anni di calcio alle spalle, ma i rancori vanno lasciati alle spalle. Con 3 Euro si può andare alla Camera di Commercio e vedere tutti i bilanci del Lecce, vedere la progressione economica che ha fatto il patrimonio di questa società, che essendo una società di calcio ha il suo patrimonio nel valore dei suoi calciatori”.

I social - “Non sono una ossessione, voglio precisarlo. Però in giro vengo accusato di non fare gli interessi del mio Presidente, una cosa che mi provoca fastidio”.

Bilancio stagionale - “Quando eravamo a 2 punti dalla zona retrocessione venivo indicato come il colpevole. Si sa, il cetriolo lo prende dietro sempre il contadino… Se mi prendo un merito vengo preso per uno che si auto-celebra, se invece le cose vanno male è ovvio, è colpa mia…. Qui tutti possono parlare del Lecce, evidentemente, pure sui social, tranne noi che siamo il Lecce”.

“Miracoli” economici - “Avete visto, mi auguro, con quali monte ingaggio sono state promosse le 2 già certe di essere in A l'anno prossimo, vero? Noi siamo saliti qui 2 anni fa con 4 milioni e 800mila Euro per i calciatori. Come budget per la campagna acquisti e cessioni sono partito con un milione di Euro incassato per Falco e Petriccione, poi ho preso 1,8 da Henderson l'anno dopo. Anche io vorrei comprare calciatori diversi spendendo di più, la società mi mette questo in mano, devo fare il massimo”.

Massima di vita - “Certo, ho scelto di morire in pista, da cavallo di razza, ma non crepato. Proveremo a fare sempre meglio e stare più tranquilli”.

Futuro di Gotti e del progetto tecnico - “Parleremo in seguito di questo, del budget e di tutto il resto: come sapete con l'allenatore c'è un accordo per il rinnovo automatico già firmato. Lo incontreremo, parleremo delle linee guida che ci daremo per il prossimo anno. Coppitelli mi ha informato di una proposta importante che è arrivata dalla Croazia, la sta valutando”.

Ancora sulle dinamiche da social - “Ho fatto riferimento a cose lette in generale, niente di specifico. L'Ufficio Stampa mi segnala le cose più strane, io leggo e basta. Siete voi giornalisti che venite sempre qui con questo tema. Non sono rancoroso, ripeto, se faccio 250 partite in Serie A e non lo scrive quasi nessuno non sono mica io rancoroso”.

Pongracic pezzo pregiato - “Del suo valore non posso parlare, lo fa il mercato, ma la sua qualità si è vista tutta”.

“Primavera” - “E' figlia di un ciclo, ha messo dentro un'altra annata positiva che allunga la nostra presenza nel massimo campionato giovanile. Questa stagione è stata ottima anche per l'Under 16”.

L'altra fissazione presunta, i moduli - “Si parla di idee da condividere, non di moduli. Ho avuto allenatori con tanti moduli, poi col 4-3-3 mi pare che abbiamo vinto un campionato e ci siamo salvati l'anno dopo. Sembra che il modulo sia il male assoluto del Lecce, ma non mi pare proprio”.

Gotti scelta personale - “In giro sento e leggo anche che Gotti sarebbe stata una scelta del Presidente che ha salvato tutto, sempre per mettermi in cattiva luce evidentemente. Chiariamo una cosa: l'allenatore è scelta mia, mi compete. Non per qualche motivo in particolare, ma perché è la persona più importante dell'Area Tecnica. E' come la scelta della moglie. Chi racconta questo film che l'allenatore è stato scelto dal Presidente”?

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