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CALCIO ALLO SFASCIO: c'è Bari-Avellino e non c'è abbastanza Polizia. PAGA IL LECCE. Ecco il perchè del NO ALLA TRASFERTA

Motivazioni assurde, nel 2016, per il divieto di trasferta: la nostra esclusiva

ANDRIA - In merito alla notizia del divieto di trasferta per i leccesi a Andria, che vi abbiamo fornito sin dalla mattinata (CLICCA QUI PER LEGGERE), emerge che tra le motivazioni che il GOS ha addotto, non senza una ferma opposizione della Fidelis Andria (la società barese ha fatto di tutto, per tenere aperta la trasferta) c'è anche la contemporaneità di Bari-Avellino, che secondo la Questura di Bari necessiterà di ingente spiegamento di forze anche dal vicino Commissariato di Polizia di Andria (la gara Bari-Avellino è classificata ad "altissimo rischio").

Il fatto che la Polizia di Stato della BAT debba andare "in trasferta" in servizio al "San Nicola", per aiutare nell'ordine pubblico i colleghi baresi (la BAT non ha ancora Questura autonoma, si coordina con quella di Bari, dalle cui scelte dipende), svuota di fatto l'organico che doveva essere impiegato al "Degli Ulivi" di Andria, dove non ci sarebbe stato abbastanza personale per mettere in piedi un servizio d'ordine che ha tutta una serie di particolarità organizzative quando ci sono i tifosi ospiti. Da qui alla decisione di tagliare la testa al toro: divieto di trasferta.

Pagano i tifosi del Lecce, dunque (FOTO SOPRA IL SETTORE OSPITI DEL "DEGLI ULIVI").

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