C'eravamo tanto... "A"mati
La nostra rubrica in viaggio tra gli ex in Serie A
LECCE - Altro turno di fuoco in Serie A, lunghissimo, che si chiuderà mercoledì con Torino - Empoli posticipata per consentire le celebrazioni dell'anniversario della "Strage di Superga" in cui morì il "Grande Torino".
Torna, dunque, come sempre la nostra seguitissima rubrica dedicata ai nostri ex giallorossi sparsi per la Serie A, dove questa domenica è arrivato un volto nuovo che farà certamente parlare in futuro per il suo talento.
Nel posticipo serale in cui il Napoli asfalta per 3-0 il Milan c’è gloria anche per Sebastiano Luperto, al suo debutto assoluto in Serie A. Il centrale leccese, soprannominato a Napoli “l’Albiol di Lecce”, è tuttora in comproprietà tra il Lecce e la società di De Laurentiis, che però pare seriamente intenzionata a riscattare l’intero cartellinom di questo baby-d'oro. Il Napoli ha scoperto le doti di Luperto nel "Torneo di Viareggio" 2013, in cui si è distinto come leader della retroguardia del Lecce, che giocava nello stesso girone degli azzurri, convincendo così la società partenopea a tesserarlo. Pochi minuti sufficienti per far intravedere le sue doti e confermare quanto di buono dimostrato con la Primavera, sognando un posto stabile in prima squadra e rendendoci orgogliosi di aver regalato un altro “nostro” ragazzo al massimo campionato.
Nel match che ha laureato la Juventus Campione d’Italia per la 4° volta consecutiva contro la Sampdoria trova spazio dall’inizio Djamel Mesbah, ma l’algerino è costretto ad arrendersi per infortunio dopo appena 36 minuti, tempo sufficiente a mostrare una certa difficoltà a contenere le sortite offensive di Lichtsteiner. Si conferma invece in un ottimo momento di forma Luis Muriel, l'unico a cercare di creare qualche apprensione alla retroguardia bianconera.
Buona la prova di Andrea Rispoli nello 0-0 del Palermo sul campo del Sassuolo; l’ex Brescia non fa mai mancare la spinta sulla fascia destra e, complici anche diverse assenze tra le fila emiliane, insieme a Lazaar domina le corsie esterne, mettendo in mezzo molti palloni pericolosi.
Meno brillante del solito Andrea Bertolacci nella sfida che vede il suo Genoa soccombere per 2-0 contro la Roma. Davanti alla sua squadra del cuore Bertolacci compie qualche passo indietro rispetto alla sontuosa prova contro il Milan, mostrando qualche difficoltà contro il suo idolo e modello De Rossi.
La Lazio subisce il sorpasso dei rivali giallorossi perché viene bloccata sull’1-1 a Bergamo dall’Atalanta, match in cui non si distingue Dusan Basta. Il serbo si preoccupa più che altro del contenimento del “Papu” Gomez, che pure gli sfugge in occasione del gol di Biava, e non garantisce la consueta spinta sulla sua fascia di competenza.
Torna alla vittoria la Fiorentina che supera per 3-1 il Cesena e torna al ruolo preferito di terzino destro Nenad Tomovic. Il serbo dimostra di gradire questa posizione, giocando quasi da attaccante aggiunto nelle azioni offensive, anche se la sua spinta non produce grossi risultati.
Nel Verona che cede per 1-0 all’Udinese si riprende il posto da titolare Francesco Benussi. Il portiere veneto dimostra di meritare considerazione, compiendo 2 uscite perfette su Konè e Thereau, ed è superato solo dalla magia di tacco dell’eterno Di Natale.
L’Inter viene fermata sullo 0-0 casalingo dal Chievo, vedendo così complicarsi la strada verso l’Europa League. Si conferma difensore ostico e quasi insuperabile nel gioco aereo Dario Dainelli, in campo per un’ora prima di arrendersi ad un problema fisico. Il centrale si conferma baluardo del muro eretto da Maran, che con il suo atteggiamento attendista conquista un punto e nel finale con qualche ripartenza sfiora addirittura il colpaccio.
A cura di Umberto Marzano
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