LIVERANI, CUORE DI EX: "passeranno decenni prima di vedere un Palermo forte come il mio"
Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia di Palermo-Lecce: la nostra intervista
LECCE - Non una partita come le altre. Lo dice chiaramente Fabio Liverani alla vigilia di questo ritorno a Palermo per lui, trascinatore del centrocampo di un Palermo indimenticabile. Ecco la nostra intervista prima della partenza per il ritiro in Sicilia (FOTO SOPRA IL SALUTO FINALE CON PAZZINI DOPO LECCE-VERONA DI MARTEDI').
Trittico al capolinea - "Chiudiamo una settimana importante con tre partite in otto giorni e arriviamo a Palermo con uno stato d'animo migliore rispetto alla vigilia di Lecce-Verona. Mi aspetto che il Palermo abbia tanta voglia, proprio come è successo a noi con il Verona dopo Cittadella: ci sarà da stare molto attenti".
Amarcord - "Quella di Palermo è stata una bellissima esperienza, ritorno con tanto piacere. Sarà anzi una emozione speciale, davvero. Sono stati anni di soddisfazioni, culminate con la Finale di Coppa Italia TIM a Roma con 40mila palermitani che soffiavano su di noi e ci spingevano. C'erano Cavani, Pastore, Kjaer, Balzaretti, Cassani, Simplicio e tanti altri. Per Palermo non sarà mai facile riavere questa qualità tutta concentrata in un gruppo, ci vorranno molti anni".
Crisi - "Dispiace vedere da lontano quel che sta accadendo. Non so quanto possa influire sull'andamento e sul rendimento del Palermo, ma non dobbiamo pensarci, questo è certo. Dobbiamo tenere alti i ritmi, andare lì per giocare. Solo così puoi mettere in difficoltà una squadra che ritengo sia sempre la più forte del campionato. Solo il Palermo in questa Serie B ha la possibilità di risolvere una partita con una individualità a scelta tra Nestorovski, Trajkovski, Puscas, Jajalo e Moreo".
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