CATANZARO - Difensore centrale col “vizietto” dell'inserimento, 7 reti in C, 6 in D, già 3 in B in mezzo campionato soltanto, numeri da centrocampista o trequartista, soprattutto un futuro da predestinato secondo quanti l'avevano visto all'opera nelle giovanili dell'Inter “Primavera” Campione d'Italia, dove si è fatto le ossa.

L'identikit è quello di Matias Antonini, l'italo-brasiliano che il Lecce ha chiesto al Catanzaro, ricevendo un “no” secco dai giallorossi di Calabria.

Ex Taranto, pupillo del tecnico Capuano che per lui ha pronosticato senza mezze misure una “Serie A in tempi rapidissimi”, Antonini è un classe 1998 e a 26 anni dopo tanta gavetta potrebbe fare il grande “salto” verso la A con il Lecce.

Nell'ultimo inverno è arrivato a Catanzaro dalla C mettendo subito radici: metà campionato da titolare, 14 presenze e pure 3 reti.

Sarebbe il nome giusto per la difesa giallorossa per Gotti e Corvino se non ci fosse il Catanzaro di mezzo, che lo ha dichiarato incedibile ed ha messo un “muro” davanti al Lecce e al Sassuolo che hanno avanzato offerte per il giocatore.

Dell'offerta della società giallorossa salentina si apprende oggi dai media e dai siti specializzati calabresi che hanno rivelato questa trattativa. Sul binario morto? Vedremo…