NOGARA - Nel suo paesino in provincia di Verona sono gli ultimi giorni di fatica prima di riprendere la strada verso il Salento e tornare ad allenarsi.

Federico Baschirotto ovviamente non ha però perso tempo in questi giorni, allenandosi in campagna nell'azienda di famiglia e poi nelle infinite sedute di palestra. Ecco una sua intervista, un suo racconto di questa sosta.

Riprenderemo alla morte - “Alla ripresa posso solo rassicurare i nostri tifosi che continueremo a giocare alla morte, tutte le partite alla morte. Nessuno si aspettava questi 6 punti consecutivi, abbiamo dimostrato che gettando il cuore oltre ogni ostacolo possiamo fare cose incredibili”.

Compagni - “Colombo sta crescendo per diventare uno degli attaccanti più forti d'Italia, vedrete, Banda ha velocità incredibili, Hjulmand è il capitano perfetto, ha una parola per tutti, Gendrey e Gallo stanno lavorando molto per crescere sui loro difetti giovanili”.

Idolo di tutti - “Io idolo? Sto vivendo un sogno, sono partito da zero e sono sull'Olimpo, non mi aspettavo tutto questo. Nella corsa che ho fatto dopo il gol all'Atalanta c'era tutta la mia carriera. Una corsa infinita partendo da niente. Ho fatto tanti sacrifici, versato tante lacrime, come uomo e come calciatore mi sono formato. Ora mi sto togliendo qualche soddisfazione”.

Aiuto a casa - “Sono in vacanza qualche giorno, in mezzo ho lavorato e tornerò a lavorare con i miei in azienda, a casa. Papà non lo posso lasciare solo, metto le canalette dei pomodori, spazzo le stalle, lavori di fisico che magari lui non può fare. Mi tengono pure in forma”.

Programma personale - “Dedizione, costanza e motivazione. Col fisico si possono compensare alcune mancanze tecniche, almeno fisicamente sai che sei al massimo, cresce anche l'autostima. In palestra sto 3 o 4 ore al giorno: addome, mobilità, muscolatura. Il corpo è una macchina, deve stare in moto tutti i giorni. Quanto alzo di panca piana? 140 chili…”.