LECCE - Sono 26 i convocati di Baroni partiti con il charter che nel primo pomeriggio ha trasferito il Lecce dal Salento al ritiro romano dove i giallorossi prepareranno queste ultime ore di vigilia di Lazio-Lecce (si gioca domani alle 20.45).

Riconfermato in lista il recuperato Pongracic, l'unico assente è sempre Dermaku non ancora nelle condizioni di scendere in campo ottimamente.

Nessun “giallo” Burnete, di cui in settimana tante altre fonti di informazione hanno riferito fuori tempo l'integrazione alla Lega Calcio alla lista dei numeri fissi stagionali anche del giovane rumeno (maglia numero 19 come il suo idolo Chevanton). Fuori tempo perché la necessità si era posta in vista di Lecce-Verona, non era una dichiarazione di intenti certa anche per il futuro. Ve lo spieghiamo.

Depositare un numero di maglia non vuol dire in automatico portare nel giro della prima squadra il calciatore, ma semplicemente far sì che sia regolare il suo eventuale utilizzo (Burnete non ha problemi di entrata in lista, essendo un under).

Il deposito del numero di maglia di Burnete si è semplicemente reso necessario la settimana scorsa, il giorno prima di Lecce-Verona, come da comunicato della Lega Calcio datato 6 maggio, quando Baroni non aveva ancora ben chiaro il grado di affidabilità fisica di Pongracic, che invece il giorno dopo sarebbe rientrato in panchina al “Via del Mare”, e non voleva di certo perdere uno slot in panchina scendendo in campo con i gialloblù con un atleta in meno del consentito in distinta.

Quando il ballottaggio Pongracic-Burnete si è chiuso in favore del primo la punta rumena è tornata a disposizione della “Primavera”. Molto ma molto facilmente, senza nessun “giallo”. Intanto, per le prossime evenienze, il numero di Burnete è comunque depositato.

In vista di Lecce-Spezia della prossima settimana restano in diffida Gendrey, Banda e Colombo.