Filosofia Forrest Gump. MELUSO RESCINDE e si presenta allo SPEZIA: "mi sono salvato nel girone d'andata"
Il nuovo DS degli "aquilotti" ha parlato lungamente del suo recente passato a Lecce
LA SPEZIA - Ha ufficialmente rescisso il suo contratto con il Lecce l'esonerato ex Direttore Sportivo Mauro Meluso, da oggi altrettanto ufficialmente nuovo Responsabile dell'Area Mercato del neopromosso Spezia dopo l'inatteso abbandono del DS della promozione, un altro ex Lecce, Guido Angelozzi.
Ricche di spunti le prime parole da "aquilotto" di Meluso. Eccole riassunte.
Trattativa rapida - "Pensavo di fermarmi dopo la fine del mio rapporto con il Lecce, poi ho ricevuto una telefonata del Presidente Chisoli e l'ho raggiunto in Sardegna. Abbiamo predisposto un lavoro su tre anni di contratto, ma è evidente che il primo è fondamentale, vorremmo non appesantire la società dal punto di vista economico e ottenere l'obiettivo della salvezza".
Serie A difficilissima - "La prossima sarà una sfida contro il tempo, in condizioni normali (senza emergenza coronavirus e calendario compresso) avremmo avuto l'opportunità di ponderare meglio le cose, ma non metto le mani avanti. A Lecce avevamo già lavorato in ottica di un potenziamento della squadra in caso di salvezza in A e quindi avevamo già una base. Sono contento di lavorare con il tecnico Italiano, ha fatto un grande lavoro, insieme velocemente dobbiamo capire quali correttivi e miglioramenti apportare in base alle occasioni del mercato".
Lecce - "Ci sono tante cose da evitare quando arrivi in A. E' un discorso che sarebbe lungo..., a Lecce siamo retrocessi giocando bene, ma è stato un campionato anomalo. Per noi, con una rosa di un certo tipo, ripartire nel dopo-pandemia è stato durissimo. Ma siamo stati sempre fuori dalla zona salvezza per tutto il girone d'andata".
Errori personali - "Di certo ne ho fatti. A gennaio abbiamo aggiustato delle cose che ho sbagliato anche io, con tre vittorie di fila ci eravamo messi sul binario giusto, poi il coronavirus ci ha tagliato le gambe. L'obiettivo a Lecce era creare una società senza debiti, l'abbiamo fatto e credo di aver lasciato pure un bel patrimonio".
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