RAPINA A PESCARA: un arbitraggio INDEGNO distrugge un Pescara-Lecce bellissimo. La cronaca
Lecce in partita sino a due dalla fine, poi un 4-2 pesantissimo che non rispecchia l'andamento della gara: sotto accusa l'arbitro
PESCARA - Non basta un grande cuore al Lecce che in nove uomini dopo le espulsioni di Calderoni e Meccariello sfiora l'impresa di strappare un punto in casa della capolista Pescara. Due reti nel finale di Del Sole vanificano la rimonta giallorossa che sotto di due reti aveva riportato il Lecce sino al 2-2 con i guizzi di Palombi e Tabanelli, il migliore in campo ancora una volta. Indecente la prestazione dell'arbitro abruzzese Di Paolo che ha condizionato fortemente, pesantemente l'andamento della gara.
Doccia gelata - La mossa a sorpresa di Liverani questa volta è Venuti centrale per contrastare la vivacità nello scatto di Mancuso. A centrocampo c'è Scavone, con Petriccione in regia. Passano appena due minuti e il Pescara è davanti: cross perfetto di Memushaj per Mancuso che anticipa tutti, Meccariello e Venuti, e con un perentorio stacco di testa firma l'1-0. Lecce che soffre da morire, il fianco sinistro è una spina, Marras è imprendibile e costringe Meccariello e Calderoni a due gialli che si riveleranno pesantissimi (questi due sono netti). Sempre da cross, sugli sviluppi di un calcio d'angolo, arriva il raddoppio degli abruzzesi a metà tempo: questa volta è Gravillon con un tocco da pochi passi a correggere in porta una mischia in cui il Lecce come molto spesso accade non riesce ad avere la meglio.
Reazione - Giallorossi che accusano il colpo, barcollano (Mancuso potrebbe siglare il tris, ma "spara" alle stelle un'ottima opportunità su assist di Del Grosso). Ci prova solo Palombi, che al 40' gira a lato un bel rasoterra di Fiamozzi verso il centro. E' il preludio al gol che arriva nei minuti di recupero con Palombi, abile sotto misura a correggere in porta un tiro di Scavone smanacciato da Fiorillo. Prima del gol che riapre la partita rigore negato ai giallorossi e secondo giallo mancato, inevitabile, che avrebbe mandato sotto la doccia Campagnaro che la fa franca su una sbracciata ai danni di La Mantia (gomito alto, rigore e secondo giallo).
Beffa e vergogna arbitrale - Nella seconda frazione di gioco il Lecce parte bene, dopo una manciata di minuti La Mantia centra la traversa con un perentorio colpo di testa. Sembra nell'aria un'altra rimonta come quella di Foggia, ma tutto si complica all'8': Calderoni si merita il secondo giallo per un fallo su Marras lanciato sulla sua corsia. Liverani corre ai ripari, mette dentro Marino per Scavone, lascia le due punte senza arretrare di un metro davanti. I giallorossi non mollano e al 22' pareggiano: Tabanelli di testa su cross di Fiamozzi mette il pallone nell'angolino opposto dove Fiorillo non può arrivare (FOTO SOTTO L'ESULTANZA). Trovato il pari Liverani inserisce anche Falco per La Mantia, per una gestione migliore del pallone, cosa che riesce a larghi tratti. Al 31' il Lecce resta in nove, Meccariello finisce fuori per una seconda ammonizione discutibile, per un fallo veniale a centrocampo. La difesa giallorossa resiste indomita, entra anche Cosenza, il Lecce bada solo alla conservazione del risultato che tiene sino a pochissimi secondi dal novantesimo quando Del Sole si aggiusta il pallone sul sinistro, beffa Cosenza e trova l'incrocio dei pali. Nel finale lo stesso Del Sole cala il poker, dopo una lunga volata in contropiede con un bel diagonale, con il Lecce tutto in avanti alla disperata caccia del nuovo pareggio. Di Pinto completa lo show personale allontanando Meluso e Pillon dalle rispettive panchine.
TABELLINO
PESCARA - LECCE 4-2
Marcatori: Mancuso al 2' p.t., Gravillon al 22' p.t., Palombi al 45' + 2' p.t., Tabanelli al 22' s.t., Del Sole al 44' s.t., Del Sole al 45' + 4' s.t.
Pescara (4-3-3): Fiorillo; Balzano, Gravillon, Campagnaro, Del Grosso; Memushaj, Brugman, Machin (dall'8' s.t. Monachello); Marras (dal 39' s.t. Del Sole), Mancuso, Antonucci (dal 27' s.t. Crecco). (Kastrati, Scognamiglio, Elizalde, Cocco, Palazzi, Perrotta, Melegoni, Kanoute, Ciofani. Allenatore Pillon.
Lecce (4-3-1-2): Vigorito; Fiamozzi, Venuti, Meccariello, Calderoni; Tabanelli, Petriccione, Scavone (dal 13' s.t. Marino); Mancosu; La Mantia (dal 27' s.t. Falco), Palombi (dal 33' s.t. Cosenza). (Bleve, Di Matteo, Arrigoni, Lepore, Torromino, Haye, Dubickas, Tsonev, Armellino). Allenatore Liverani.
Arbitro: Di Paolo di Avezzano (Rossi C.-Soricaro, IV Ufficiale Di Martino).
Note: espulsi Calderoni all'8' s.t. per doppia ammonizione e Meccariello al 31' s.t. per doppia ammonizione, allontanati dalla panchina Meluso e Pillon per proteste, ammoniti Campagnaro, Machin, Balzano, Del Sole, recupero 2' p.t., 5' s.t.
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