MICCOLI, che guaio: a Palermo rischia il processo per concorso in estorsione aggravata
Il GIP del Tribunale di Palermo ha disposto l'imputazione coatta, nonostante la richiesta di archiviazione
PALERMO - Non arrivano buone notizie dal fronte giudiziario per l'ex bomber e capitano del Palermo e del Lecce Fabrizio Miccoli.
Il GIP del Tribunale di Palermo Fernando Sestito ha respinto l'archiviazione richiesta dal PM Maurizio Bonaccorso e proposta nei confronti del calciatore, accusato di concorso in estorsione aggravata, disponendo l'imputazione coatta dell'ex attaccante giallorosso.
Secondo le prime ricostruzioni degli inquirenti, che ora saranno approfondite in dibattimento, Miccoli si sarebbe attivato per riscuotere un credito di un amico di 20mila Euro, interessando della vicenda Mauro Lauricella, figlio del boss mafioso Antonino Lauricella. Agli atti anche alcuni sms con cui Miccoli avrebbe interagito con questo "intermediario", proponendogli di tenersi parte della somma che sarebbe stata recuperata.
Accuse tutte da verificare, che ora dovranno passare per il giudizio del GUP, che si esprimerà se mandare a processo Miccoli o meno, disponendo il proscioglimento dall'accusa.
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