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Su SoloLecce.it. LE PAGELLE POCO SERIE. Non prendetele sul serio

Tornano le nostre "freddure" sulla prestazione dei giallorossi: da non perdere

UDINE - Anche per questo turno di campionato ecco le pagelle poco serie di SoloLecce.it. Da non perdere, ma anche da prendere non troppo sul serio…, mi raccomando!

FALCONE - La parata su Pereyra nel finale è superba, anche tecnicamente: col piede sinistro va sul lato lungo, alla sua sinistra, con il tiro che incrocia dalla sua destra. E' una parata splendida, dal coefficiente di difficoltà altissimo. Per tutto il resto della gara è attento. Vigila sulla mezza impresa del Lecce. VOTO 7.5.

GENDREY - Partita diligente senza rubare l'occhio. Spinge solo nel 1° tempo, poi ha a che fare con la sinistra dell'Udinese che nel 2° tempo macina chilometri. Dalle sue parti nasce l'azione del gol avversario. VOTO 6.

BASCHIROTTO - Dermaku se lo trascina con sé nell'abisso del gol del pari bianconero, in cui su Success anche “Baschi” poteva essere più reattivo. Il resto è un campionario di pezzi di bravura. Beto non lo argina soltanto, lo ridicolizza, lo umilia. Da Nazionale, altro che scherzi. VOTO 6.5.

UMTITI - Fa la stessa partita del compagno centrale ma a differenza di Baschirotto che è venuto dalla D, dalla C, dai campi polverosi lui è imperiale, elegante e raffinato. Si avventura pure in un paio di escursioni palla al piede sino alla mediana (su una sola perde un pallone che fa ripartire un contropiede avversario), dimostrando di avere una tecnica superiore. Con lui in campo difficile immaginarsi l'1-1 dell'Udinese. VOTO 6.5.

DERMAKU - Entra sbagliando i primi due palloni, poi perdendosi Beto nell'azione del pari dei bianconeri, poi ancora rincorrendo vanamente Deulofeu in un contropiede mortifero dello spagnolo che conclude a centimetri dall'esterno della rete. Per chiuderla in bellezza lascia i suoi in dieci nel finale, raccogliendo secondo il infortunio stagionale in due partite (Lecce-Cittadella di Coppa Italia l'altra). VOTO 4.

GALLO - Toglie il freno al sinistro e finalmente si vede anche il tiro dalla distanza, cosa buona e giusta per un terzino. Sta crescendo e si sta completando. Peccato che l'abbia fatto a danno delle nostre coronarie, in due anni ne ha combinate di tutti i colori! Felici per lui, sta diventando importante, pazienza se moriremo con il cuore consumato ben prima di diventare anziani. Ehizibue gli scappa una sola volta in 90 minuti, per il resto è dominante. Avrebbe meritato il gol. VOTO 7.5.

BLIN - E' l'elemento che ha cambiato il Lecce, è il suo punto di equilibrio. Combatte e lotta da granatiere, dispensa palloni e polmoni. Chiude centrale difensivo per non farsi mancare niente. Indispensabile. Dieci, cento, mille Blin. VOTO 7.5.

HJULMAND - Tornato su livelli… “mondiali”… Corvino, e se succedesse davvero… quanto valore prenderebbe questo ragazzo…? VOTO 7.5.

GONZALEZ - Offre l'assist a Strefezza per l'azione del palo in apertura che è un pezzo di bravura d'altre platee. Poi si barcamena, di lotta e di governo. Meno frizzante del trio in mezzo ha anche a che fare con i bronzi di Riace del centrocampo avversario, armadi due metri per due. Non sfigura per niente. VOTO 6.5.

STREFEZZA - Avvio di partita tra lustrini e paillettes, resto della gara al servizio della squadra. Si vede poco, inabissato nei suoi movimenti in giro per il terreno di gioco. Oramai è fantasista, più che esterno d'attacco. VOTO 6.5.

DI FRANCESCO - Entra per regalarci la solita dose di 20 minuti buoni di nulla cosmico. Anche questa settimana abbiamo dato. VOTO 5.

COLOMBO - Il voto è il gol, importante e da attaccante. Il resto è qualche pallone stoppato male, altri controllati peggio e ancora tanto, tanto su cui lavorare. VOTO 6.5.

CEESAY - Capitano tutti a noi: è l'unico alto che non ne prende una di testa, è l'unico diversamente colorato che non vince un duello sulla corsa. 20 minuti di maledizioni. VOTO 5.

BANDA - Un settore Ospiti intero lo invita a servire un assist a Strefezza in un due contro due nella trequarti avversaria in contropiede. Praticamente si sente “passala”, “passala”, “passala”. Niente, lui va dritto sul binario suo, deragliando. Stringi stringi delle sue partite non resta mai niente, solo casino organizzato. VOTO 5.5.

OUDIN - In sette minuti prende un giallo, regala un calcio di punizione dal limite all'Udinese che organizza una tonnara nell'area di rigore del Lecce. Illuminato da Dio all'ultimo briciolo di lucidità toglie il piedino sulla corsa di Pereyra in piena area di rigore, nell'azione in cui Falcone salva tutto nel recupero. A momenti il ​​francese fa pure rigore… Disastroso. VOTO 4.

BARONI - Ha messo in chiaro che il modulo non cambia, al massimo cambieranno gli interpreti, e poi in Sala Stampa gigioneggia neanche fosse Mago Merlino per la prestazione dei suoi, millantando come il Lecce comunque in fondo in fondo la partita la faccia sempre, come il gioco non abbia latitato mai. Il suo sarà un concetto in fondo in fondo, sì ma molto ma molto in fondo in fondo… Ecco, l'adrenalina post-partita e la voglia lo hanno spinto oltre la realtà: sostenere che il Lecce di Bologna o quello visto con la Juventus fosse una squadra che gioca un bel calcio è come bestemmiare in faccia al Papa. Allenasse, non ci prendesse in giro. Non lo condanniamo come fa con eccesso di zelo il “tribunale dei social” per il cambio Umtiti-Dermaku e per l'ingresso dell'albanese al posto di Pongracic o Cetin. Nell'economia e nella gestione di un gruppo ci sta che mezz'ora fatta bene sia nelle corde di tutti. Evidentemente non di Dermaku, ma non è colpa del mister. Cambi rivedibili o privi di qualsiasi utilità pratica. Siamo nella media. VOTO 6.

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