LECCE - La sconfitta casalinga con la Fidelis Andria si porta dietro anche dei riflessi disciplinari ed economici non da poco, ma anche vergognose disparità di trattamento.

Alla società giallorossa 2mila Euro di multa perché “propri sostenitori introducevano e facevano esplodere nel recinto di gioco 2 petardi”, esplosi “senza conseguenze”. In più propri sostenitori “lanciavano sul terreno di gioco numerose bottigliette piene d’acqua”, senza colpire nessuno.

Al Vice di Asta Francesco Farina, invece, “2 giornate di squalifica per comportamento offensivo verso la terna arbitrale durante la gara”.

Neanche una menzione nel referto arbitrale per i fischi e gli insulti dei tifosi della Fidelis Andria durante il minuto di raccoglimento che ha preceduto il via alla partita. Una vergogna assoluta.

Il Codice di Giustizia Sportiva impone infatti di sanzionare le società sportive ritenute anche solo indirettamente responsabili del comportamento offensivo, discriminatorio, irrispettoso o peggio violento delle loro tifoserie.

Una legge non applicata al "Via del Mare".