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Serie A "scippate", calciatori "rubati". COSENZA-LECCE, QUANTE STORIE! Mille intrecci per una sfida vera

Le due squadre attraversate da una rivalità "strana", che nel tempo si è consolidata a causa di alcune vicende

02.04.2017 09:18

LECCE - Cosenza-Lecce è una rivalità "strana", non geografica o dettata da qualche problematica tra le due piazze, ma una sfida che si è costruita nel tempo, che ogni volta che si è celebrata ha avuto un significato forte, destinato a dividere.

E chi se lo dimentica (a Cosenza...) quel gol di Maini che il 14 giugno 1992 tolse ai calabresi ed ai suoi quasi 10mila tifosi al "Via del Mare" il sogno della 1° storica Serie A (in realtà vincendo nel Salento sarebbe andata allo spareggio con l'Udinese, non sarebbe stata promossa automaticamente). O chi si dimentica gli scontri del marzo successivo (1993), protagonista anche Padre Fedele (storico esponente della Curva del Cosenza con qualche problema con la giustizia).

Per arrivare ai giorni nostri, allo "scippo" del gruppo che avrebbe potuto far sognare i calabresi: in un'estate via tutti, il DS dei "miracoli" Meluso, Arrigoni che in un anno e mezzo non aveva saltato un minuto in campo, Ciancio (57 presenze in Calabria) e Fiordilino (32 volte in campo in un solo anno ma praticamente tutto da titolare).

Anche questa volta, insomma, Cosenza-Lecce vale qualcosa...

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